La sanità in “affitto” nel Lazio vede sul podio le due aziende sanitarie locali della Valle dell’Aniene: la Roma 2 e la Roma 5. Le quali, più che “locali”, potrebbero essere ribattezzate come Aziende sanitarie “locatarie”. Ma tutte le 10 Asl, insieme ad altre 3 aziende ospedaliere romane, ogni anno spendono oltre 21 milioni di euro per gli affitti di 205 immobili privati, pari ad un costo di ben 58 mila e 500 euro al giorno. E nel Lazio non c’è solo la “sanità in affitto”, perché la Regione spende altri 16 milioni e 949 mila euro l’anno per le locazioni degli immobili dove da tempo ha ubicato alcune direzioni, pari a 47.082 euro al giorno. Complessivamente, dunque, la Regione Lazio spende oltre 38 milioni di euro l’anno, equivalente a 105 mila e 582 euro al giorno per pagare tutti gli affitti.
ASL ROMA 2 MAGLIA NERA – L’azienda più grande, la Roma 2 (nella quale, dal 2016, sono confluite la Rm B e la Rm C), risulta anche quella con più canoni da pagare: 6 milioni e 131 mila euro l’anno per 44 immobili. Nell’elenco figura di tutto, dalla sede legale di Via Primo Carnera (830 mila euro) alla direzione generale di Via Filippo Meda (327 mila euro) oltre a ben 9 poliambulatori (Largo De Dominicis, Via Bardanzellu, Via della Rustica, Via Casilina, Viale Rizzieri, Via Apulia, Via Ardeatina, Via Malfante e Via della stazione di Ciampino, per un totale di 3 milioni e 345 mila euro), un distretto (il 9 di Via Monza: 730 mila euro) ed il dipartimento di prevenzione di Via Casale De Merode (793 mila euro). Sul mesto podio dei fitti passivi al secondo posto c’è l’Asl Roma 1 (ex Rm A accorpata con la Rm E) che spende 2 milioni e 675 mila euro l’anno per 24 immobili (fra i quali il Poliambulatorio di Largo Rovani: 592.427 euro).
ASL ROMA 5 MEDAGLIA DI BRONZO – E al terzo posto l’Asl Roma 5, con 2 milioni e 581 mila euro per 18 immobili, fra i quali la direzione generale di Via Acquaregna, a Tivoli (452.937), il Distretto di Colleferro di Via degli Esplosivi (797.971 più 226.584 per i locali di Corso Garibaldi) e quello di Guidonia Montecelio (415.372 per i locali di Via Tiburtina e 128.455 per quelli di Via Tenuta del Cavaliere). Poi l’Asl di Viterbo (2 milioni e 200 mila euro per 25 immobili), l’Asl Roma 4 (2 milioni e 74 mila euro per 30 locali). Distanziati, in coda alla classifica, l’Asl Roma 6 (794 mila euro), la Roma 3 (654), Latina (601) e Frosinone (205). L’azienda più virtuosa si dimostra l’Asl di Rieti, che spende 96 mila e 529 euro l’anno per l’affitto di 9 immobili.
LITE UMBERTO I-LA SAPIENZA – Tra le aziende regionali, invece, sono solo 3 a pagare fitti passivi: l’Umberto I (2 milioni e 181 mila euro per 4 immobili), l’Ares 118 (501.660) e il Sant’Andrea (361). Ma il policlinico, nella lite da condominio che ha ingaggiato da anni con il coinquilino ateneo La Sapienza, nella relazione del suo bilancio lamenta “la illegittima assegnazione all’Università degli edifici A e D del complesso immobiliare denominato Regina Elena”. Perché “la mancata utilizzazione a scopi assistenziali degli edifici in questione (collocazione dell’Ematologia), continua a costituire un enorme, quanto evitabile, esborso di pubblico denaro in danno del Policlinico costretto a sostenere il pagamento di canoni locatizi di immobili privati con un costo annuo pari ad euro 1.483.296 oltre iva. A ciò si aggiunga l’enorme valore dell’immobile stimato circa 70 milioni di euro e il disagio per i malati, che attualmente occupano spazi assolutamente non idonei”.
REGIONE IN LOCAZIONE – Ma anche ben 7 Direzioni Regionali sono ubicate in strutture in affitto: Via del Serafico (4 milioni), Via del Tintoretto (3 milioni e 909 mila euro), Via del Pescaccio (1.969.349), Via Monzambano (1.885.757), Via Capitan Bavastro (1.696.906), Via del Giorgione (1.476.000) e Via Ardeatina (1.130.676), oltre alle altre sedi di Rieti, Latina e Viterbo.