I sindacati temono la fine dei fondi per la messa in sicurezza dell’autostrada

E’ emergenza messa in sicurezza e occupazione sulle autostrade A24 e A25: i sindacati paventano la fine dei fondi per i lavori sui viadotti, messi a dura prova dalle scosse che si susseguono dal terremoto dell’Aquila del 2009 e da quelli del 2016 e 2017. I rappresentanti dei lavoratori temono il blocco degli ulteriori stanziamenti del Ministero per le Infrastrutture con la Strada dei Parchi Spa, concessionaria delle due arterie, che potrebbe essere quindi costretta a breve a chiudere i cantieri, ma soprattutto a licenziare diverse centinaia dei circa mille lavoratori impegnati nella commessa. A conferma dell’allarme, si registra l’iniziativa del governatore abruzzese e senatore Luciano D’Alfonso che, richiamando “la vulnerabilità sismica delle due infrastrutture”, ha sollecitato l’inizio dei lavori di messa in sicurezza inviando una lettera al Dipartimento per le Infrastrutture, Sistemi Informativi e Statistici Direzione Generale per la Vigilanza sulle Concessionarie Autostradali, al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti Provveditorato, al Provveditorato Interregionale alle Opere Pubbliche per il Lazio, l’Abruzzo e la Sardegna e alla stessa concessionaria. La missiva è stata anche inviata per conoscenza ai prefetti di Roma e dell’Aquila. Il riferimento di D’Alfonso è al progetto di messa in sicurezza complessiva di un’arteria strategica in caso di calamità naturali come previsto nella legge di stabilità del 2012 in seguito al terremoto dell’Aquila del 6 aprile 2009. A più riprese nei mesi scorsi la questione dei fondi è stata al centro di un braccio di ferro tra azienda concessionaria e Ministero.