Dopo 47 anni di occupazioni abusive l’Asl Roma 5 cerca di riappropriarsi di un immobile, donato da un benefattore all’ospedale di Tivoli nel 1971. L’azienda sanitaria ha infatti avviato una “azione giudiziale per il rilascio dell’immobile contro gli occupanti” di 3 locali ed un’abitazione ubicati nella stessa strada dov’è ospitata la sede legale dell’Asl, che però da anni paga per l’affitto della direzione generale. L’Asl Roma 5 risulta la terza azienda del Lazio nella classifica dei più alti costi degli affitti passivi: 2 milioni e 581 mila euro all’anno per 18 immobili, fra i quali, appunto, la direzione generale di Tivoli (452 mila e 937 euro) in Via Acquaregna. La stessa strada nella quale è ubicato l’altro immobile che “nel tempo è stato arbitrariamente occupato “sine titulo” da diversi soggetti”. L’Asl, commissariata dal 25 gennaio scorso (l’ex direttore generale, Vitaliano De Salazar, è stato trasferito all’Asl Roma 3 e l’azienda tiburtina è retta ad interim dal dg dell’Asl Roma 4, Giuseppe Quintavalle), ha anche appena perduto il direttore amministrativo, Francesco Malatesta, che si è dimesso dopo aver fatto il facente funzioni di reggente per 2 mesi a fine 2017. Ora “è interesse della Azienda rientrare nel pieno possesso dell’immobile”, ossia 3 locali per complessivi 185 metri quadri più un’abitazione della consistenza di 5,5 vani.