Gli ex uffici di collocamento si “ricollocano” in Regione. Dal 3 luglio, infatti, è avvenuto il completamento del trasferimento del personale dei Centri per l’impiego dalle province alla Regione Lazio. Il passaggio, obbligatorio ai sensi del comma 798 della legge di bilancio 2018, ha coinvolto 561 dipendenti; di questi, 555 hanno mantenuto la medesima sede lavorativa con le stesse mansioni e 6 sono stati assegnati all’Area “Servizi per il lavoro” presso la sede della Regione Lazio. Gli uffici della Valle dell’Aniene appartengono alla macro area “Lazio Centro”, di cui fanno parte i centri di Guidonia, Subiaco, Tivoli, Roma Cinecittà, Roma Tiburtino, Roma Torre Angela, Roma Primavalle, Ostia, Albano, Frascati, Marino e Velletri. Mentre di Lazio sudi fanno parte i Cpi di Anagni, Cassino, Frosinone, Sora, Cisterna di Latina, Fondi, Formia, Latina, Sezze, Anzio, Colleferro, Palestrina e Pomezia. E fanno parte di Lazio Nord le sedi di Poggio Mirteto, Rieti, Civita Castellana, Tarquinia, Viterbo, Bracciano, Cerveteri, Civitavecchia, Monterotondo e Morlupo. “Per quanto riguarda il personale di Capitale Lavoro, grazie a un accordo tra Regione Lazio e Città metropolitana di Roma Capitale, viene garantita la continuità del servizio. Nel frattempo, la Giunta regionale è impegnata nella predisposizione di tutti gli atti necessari che riguardano il personale di Capitale Lavoro già impegnato nelle attività di supporto ai centri per l’impiego dell’area romana, funzioni dei cpi che dal 1 luglio sono di competenza della Regione Lazio”, commenta Claudio Di Berardino, assessore regionale al Lavoro.A Guidonia l’8 maggio scorso era stato notificato lo sfratto esecutivo per morosità dall’immobile di via Montelucci dove, dal mese di giugno 2016, il mancato pagamento degli affitti avrebbe raggiunto un totale di circa 40mila euro, con il contestuale trasferimento dei 20 impiegati dell’ufficio guidoniano al Centro per l’Impiego di Tivoli.