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Tivoli e Subiaco, ospedali ridotti a juke-box: reparti aperti solo grazie ai “medici a gettone”

Più che una Asl, ormai, la Roma 5 sembra un juke-box: va avanti solo a gettoni orari. Quelli necessari per azionare i sostituti di medici, infermieri e tecnici in grado di colmare le lacune della pianta organica. Ed avendo già esaurito il monte orario di straordinari, i sostituti sono gli stessi dipendenti dell’azienda tiburtina, almeno quelli più volenterosi che, dietro pagamento dei gettoni orari da 60 euro per i medici e 22 per gli altri in “regime di libera professione”, accettano di coprire i turni scoperti dalle carenze in quasi tutti i reparti dei 5 ospedali, con un costo complessivo di oltre un milione di euro (1.093.000) sino a fine anno.

PRONTO SOCCORSO – Nei Pronto soccorso aziendali, a fronte di “un totale di 56 Medici che evidenzia una carenza di organico di 13 Medici, oltre la mancanza degli specialisti costituenti il team di pronto soccorso. Tale carenza di organico- scrive l’Asl- determina un allungamento dei tempi di attesa di tutti gli accessi con particolare rilevanza per i codici minori (verdi e bianchi)”. Nei Pronto Soccorso, a differenza degli altri reparti, l’attività aggiuntiva è prevista per i soli medici: “un monte ore mensile totale di n. 1634 per un costo presunto pari a Euro 98.040”. Perché, “secondo quanto previsto dal DCA 8/2011” il Dea-Ps di Tivoli dovrebbe avere un organico di 18 medici, mentre il Ps di Subiaco 6 medici.

CHIRURGIA – Anche per i reparti di Chirurgia dei 5 ospedali l’Asl ha dovuto autorizzare “un monte ore mensili di n. 598 per un costo presunto pari a euro 35.880” per un totale di 215 mila euro. Perché a Tivoli “l’attuale organico è costituito da nove chirurghi, di cui con minore aggravio che viene utilizzato completamente per la copertura della guardia chirurgica. Pertanto per poter effettuare il servizio di sala operatoria, day surgery, visite ambulatoriali, ambulatorio di endoscopia e gli APA, al fìne della riduzione delle liste di attesa si rende necessaria l’autorizzazione di almeno 108 ore di attività aggiuntiva”. Mentre all’ospedale di Subiaco “si ritiene necessario, nelle more dell’assunzione di almeno un altro Dirigente Chirurgo, che vengano autorizzate con urgenza 200 ore mensili di attività aggiuntiva, che verranno finalizzate in modo prioritario all’abbattimento delle liste di attesa”.

RADIOLOGIA – Per riuscire ad assicurare “il mantenimento imprescindibile dei volumi di offerta in regime di urgenza-emergenza nei 5 stabilimenti ospedalieri” è stata autorizzata “una spesa complessiva” di 149 mila e 72 euro in gettoni per medici, infermieri e tecnici.

PEDIATRIA – Neonatologia e Pediatria hanno bisogno di “un monte ore totale di n. 1460 pari a Euro 87.600,00 relativamente al Progetto denominato “Riduzione dei tempi di stazionamento dell’utenza pediatrica in Pronto Soccorso Generalista ” e un monte ore totale di 900 relativamente al Progetto ” Riduzione tempi di attesa in Pronto Soccorso e ricovero in pediatria di pazienti in età pediatrica” per un costo presunto pari a Euro 54.000”. All’ospedale di Tivoli, peraltro, “l’accesso in DEA senza Pronto soccorso pediatrico è uno dei problemi che va affrontato considerando da una parte la necessità di approntare locali dedicati e separati per i bambini rispetto agli adulti. D’altra parte è importante assicurare al piccolo paziente una permanenza in area pediatrica con assistenza medico infermieristica dedicata quando i tempi di stazionamento in Ospedale sono limitati a modesti accertamenti diagnostici e terapie di breve durata”.