Guidonia, il Tar sospende la revoca comunale per l’autorizzazione a scavare

Stop del Tar alla revoca delle autorizzazioni a scavare nella cava della società Str. La sospensiva dei giudici amministrativi congela la decisione del Comune di Guidonia Montecelio, accogliendo la richiesta della società, presentata due mesi fa. L’amministrazione guidoniana incassa il colpo, ma ricorda che l’ordinanza del Tribunale amministrativo “ribadisce la necessità dei controlli e del recupero ambientale”. Una sottolineatura che fa infuriare la minoranza: “Ora basta: il Sindaco Barbet deve dimettersi! Rotto il rapporto di fiducia con la Città”, esclama il segretario cittadino del Pd, Mario Lomuscio.

BARBET RILANCIA – Però il primo cittadino ribatte, ricordando come il Tar puntualizzi “che nel bilanciamento dei delicati interessi, pubblici e privati, implicati, debba essere assicurata la prosecuzione dell’attività di recupero ambientale, cui la ricorrente è tenuta”. L’Amministrazione Comunale di Guidonia Montecelio, dunque, ribadisce che “il provvedimento in esame è stato emesso in virtù di sopralluoghi ed ispezioni che avevano evidenziato che nonostante lo svolgimento dell’attività estrattiva, non risultava il rispetto della progressività del riempimento della cava nei settori scavati, fermo restando che nelle varie proroghe concesse negli anni alla STR molteplici erano, e sono, le prescrizioni relative alla necessità di procedere con il ritombamento, attività importantissime per il recupero ambientale delle aree estrattive sfruttate”. E Barbet chiama in causa Zingaretti: “la Regione Lazio non potrà più rinviare tutte quelle verifiche, negli anni non eseguite, e relative appunto all’effettiva tutela ambientale, oltre che al rispetto delle regole, che tutti, nessuno escluso, dovrebbero rispettare, in quanto non si può più prescindere dalla necessità di tutelare il territorio e l’ambiente. Ad ogni buon conto, sino alla conclusione del contenzioso l’amministrazione eseguirà tutte le produzioni documentali al fine di far valutare l’effettivo stato dei luoghi, comunicando al Giudice tutti gli sviluppi della vicenda, finalizzate appunto a chiarire ogni aspetto. Ribadiamo che lo sviluppo del settore del travertino e dell’occupazione, a cui noi auspichiamo, non può in nessun modo prescindere da una corretta applicazione delle normative che regolano il settore”.