I vecchi dubbi, avanzati nei mesi scorsi da “L’Aniene”, sull’ambiguità delle diverse definizioni utilizzate dalle delibere e dai vari progetti dell’Asl Roma 5 in merito all’intervento antisismico da effettuare all’ospedale di Subiaco erano fondati. A rivelarlo è ora la nuova relazione sull’“adeguamento sismico delle ali destra e sinistra dell’Ospedale di Subiaco”, che sostituisce il precedente e meno complesso progetto di “miglioramento sismico”, con un costo aggiuntivo di un milione e 804 mila euro, che porterà il costo finale a ben 9 milioni e 380 mila euro, “rimodulato secondo le richieste del Nucleo di Valutazione Regionale e rispondente alla necessità di un Adeguamento sismico strutturale”.
I DUBBI – “L’Aniene” aveva chiesto conto all’azienda sanitaria sul “progetto esecutivo strutturale per il miglioramento sismico dell’ospedale di Subiaco”. La delibera del Novembre 2017, però, indicava per 4 volte il “miglioramento antisismico” e, per altre 2 volte, cita invece un “adeguamento sismico”. Il progetto- chiese allora “L’Aniene”- riguarderà semplici interventi di “miglioramento antisismico” o di più articolati “adeguamento sismico”?
LA RISPOSTA DELL’ASL – “In merito all’ “Intervento di Adeguamento sismico dell’Ospedale A. Angelucci”, si comunica che è ad oggi in approvazione presso la Regione Lazio un progetto di “adeguamento” sismico per garantire la sicurezza dell’intera struttura. Saranno interessati da interventi di adeguamento i blocchi costituiti da cinque livelli ovvero quelli con alto indice di rischio sismico”, rispose l’Asl nel maggio scorso.
LA RELAZIONE – Nella nuova relazione tecnica appena approvata il progettista spiega i motivi del cambio in corsa della natura dell’intervento: “Con la richiesta di rimodulare il progetto esecutivo di miglioramento sismico senza l’utilizzo degli isolatori da parte della Regione Lazio, la scrivente ASL Roma 5 ha scelto di operare con un intervento strutturale prevalentemente esterno anziché interno e per un intervento sismico di adeguamento anziché di miglioramento sismico.La soluzione di intervento sismico con interventi interni, avrebbe comportato un intervento diffuso di irrigidimento delle solette, dei paramenti murari in tutta la loro lunghezza e larghezza con controventature verticali in acciaio, tale soluzione avrebbe congelato la distribuzione interna dei reparti in maniera definitiva, perdendo la possibile duttilità a cui spesso sono chiamate a rispondere le strutture ospedaliere. Inoltre tale soluzione avrebbe comportato la completa demolizione di tutte le murature interne di separazione tra le stanze di degenza ed interventi distribuiti su tutti i solai; tale soluzione avrebbe portato alla demolizione ed al rifacimento di tutti gli ambienti, oggetto di recenti ristrutturazioni, e non di meno avrebbe comportato l’intersezione delle attività ospedaliera su tutta l’area di intervento, ala dx o ala sx, per I’intero periodo lavorativo. La soluzione con interventi esterni attraverso l’utilizzo di strutture intelaiate esterne e limitati interventi interni consente di non demolire completamente i reparti già ristrutturati, mantenere la duttilità degli ambienti interni e la non intersezione totale delle aree di intervento. Ogni reparto sarà trattato con interventi localizzati e non diffusi. L’intervento di adeguamento sismico con interventi esterni, ha un costo assoluto più elevato rispetto al miglioramento sismico, ma tenendo in considerazione gli altri costi di demolizione e ricostruzione, necessari per i diversi tipi di intervento risulta un beneficio totale a favore dell’intervento con intelaiature esterne. Inoltre i valori del coefficiente di indicatore di rischio sismico relativi ai due interventi sono pari a: 0,70 per il miglioramento sismico e 1,04 per l’adeguamento sismico. Per attuare il progetto di adeguamento sismico è stato redatto un progetto strutturale esecutivo, complementare alle lavorazioni fino ad oggi eseguite, con una valutazione tecnico estimativa dettagliata che ha permesso di determinare il nuovo importo del quadro economico complessivo di seguito elencato, da cui si evince una richiesta di finanziamento aggiuntivo complessiva di €1.804.539”.