Nel numero dell’aprile scorso “L’Aniene” fece un servizio dal titolo “Subiaco, la Rems diventa un bunker: muro di cinta e inferriate all’esterno”. L’Asl Roma 5 replicò, ribattendo “che quello che oggi sembra un alto muro di cinta è in realtà un “muro di sostegno” che andrà a realizzare la tenuta del terrapieno interno al muro (tra l’edificio della Rems e il muro stesso) che sarà attrezzato ad area ricreativa per gli utenti della Rems, campi per attività sportiva e verde attrezzato come da progetto esecutivo approvato con la Deliberazione n. 320 del 31.05.2016 per le aree esterne quale completamento del progetto esecutivo per il miglioramento e riqualificazione impiantistica della Rems”. Ora quel “bunker” è stato completato anche dalla parte posteriore, come testimonia la foto in alto. E le alte inferriate sul lato della facciata sono ancora Rebibbia-Style, nonostante le rassicurazioni fornite nel maggio scorso dall’Asl: “Il livello del terreno all’interno del muro di tenuta sarà di poco inferiore all’attuale linea di limite superiore del muro stesso. Il muro esterno (visibile nella foto pubblicata a corredo dell’articolo) sarà poi coperto, e quindi non più visibile, dai diversi strati di materiali che andranno a realizzare la nuova viabilità di accesso alla Rems, superiore all’attuale oggi esistente, permettendo un più facile accesso alla struttura stessa tramite una superficie di idonee caratteristiche di regolarità e di aderenza per il comfort e la sicurezza della circolazione e nel rispetto dell’ambiente”. E anche i lavori per il secondo modulo della Rems, che sarebbero dovuti finire nel luglio 2017, ancora non partono.