Dalla “Livata 2001” alla Livata 2021. Non è destinata ad arrivare prima di quell’anno, infatti, l’acqua diretta nei rubinetti della “montagna di Roma capitale”. A rinviare di almeno altri due anni l’agognato allacciamento della stazione montana alla rete idrica è proprio l’Acea Ato 2, che non esclude neanche l’adozione di “una soluzione diversa da quella dell’attuale progetto”. Ad annunciarlo è stato Alessandro Piotti, della Segreteria Tecnico Operativa dell’Acea Ato 2 davanti alla Conferenza dei sindaci. Rispondendo, infatti, al Comune di Subiaco, che ha rappresentato “l’esigenza non rinviabile di finanziare i lavori di completamento dell’acquedotto per Monte Livata, con un costo totale delle opere che ammonta a 2 milioni di euro”, l’ingegnere ha assicurato che “esiste la possibilità di un ulteriore futuro finanziamento regionale per la realizzazione della rete idrica a servizio dell’acquedotto Pertanto richiedo di avviare la progettazione delle opere nel 2018-2019 postando su queste annualità i relativi importi di spesa previsti. Che le opere da progettare siano costituite da tutto ciò che sarà ritenuto necessario per mettere in funzione l’acquedotto già costruito e per portare l’acqua alle case di Monte Livata (anche con una soluzione diversa da quella dell’attuale progetto) e di prevedere l’inizio dei lavori nel 2020”.
IN CANTIERE DA 24 ANNI –
Se ne parla dal marzo 1994, quando la Regione comunicò al Comune di Subiaco la concessione del finanziamento di 2 miliardi e 450 milioni di vecchie lire “per il completamento del collettore di fogna Campo dell’Osso-Livata-Subiaco e per la realizzazione dell’acquedotto a Livata”. Cinque anni fa, il 23 dicembre del 2013, inaugurando la nuova seggiovia quadriposto di Monna dell’Orso, il presidente della Regione, Nicola Zingaretti, annunciò: “Abbiamo stanziato 450mila euro per portare l’acqua a Monte Livata, evitando così di ricorrere continuamente alle autobotti”. Le quali, 5 anni dopo quell’annuncio, continuano invece l’andirivieni per alimentare ville e residence della “montagna della capitale”.
2° LOTTO DOPO 4 ANNI –
Nel maggio scorso, dopo ben 4 anni, è terminato il secondo lotto. Ora la conduttura dalla periferia di Livata, nella zona dell’abbeveratoio degli animali al pascolo brado, dovrà essere portata nel centro urbano e poi dovrà essere realizzato un serbatoio in località Cesone per raggiungere, poi, a caduta, le abitazioni di Livata e Campo dell’Osso. Per il collettore fognario, invece, la rete fognante (che fu realizzata negli anni ’80 dal consorzio di privati subito dopo il sequestro di centinaia di immobili per problemi ambientali da parte della magistratura) realizzata dal consorzio di privati deve ancora allacciarsi.