Dopo 2 aggressioni ai danni degli operatori sanitari in un solo mese, l’Asl Roma 5 vara un “progetto umanizzazione & accoglienza” per il Pronto Soccorso di Tivoli. Però non ha il personale: ingaggerà infermieri a gettone (22 euro l’ora) in attività aggiuntiva in regime di libera professione oltre il normale orario di lavoro. Per il futuro, annuncia l’azienda, “sono in fase di assunzione n° 7 Operatori Socio Sanitari (2 nel 2018 e 5 nel 2019) delle liste speciali regionali che andranno a sostituire l’attuale task force di personale proveniente da tutti i servizi dell’ospedale approntata d’urgenza. Verrà installato un sistema di video per la sorveglianza continua” nell’unico Dea di secondo livello dell’intera Asl Roma 5. Una struttura che nel 2017 ha registrato 38.806 accessi e dispone di “25 infermieri di cui 22 in h24 – 2 in h12 – 1 in h6 e 10 operatori socio sanitari in h24. I turni con tale dotazione sono strutturati con 5 infermieri di mattina, 5 il pomeriggio e 4 di notte. In supporto in ogni turno viene assicurata la presenza di 2 OSS”, spiega l’Asl.
OSSERVAZIONE BREVE – Qui, invece, operano “12 infermieri di cui 10 in h24 – 2 in h12 e 1 oss in h12. I turni con tale dotazione sono strutturati con 3 infermieri di mattina, 2/3 il pomeriggio e 2 di notte”. L’azienda tiene però a ricordare che, secondo la “normativa lo standard consigliato basato sugli accessi di ps è di Pronto soccorso 23 infermieri e 7 oss. Osservazione breve: 11 infermieri e 5 oss”. Quindi non ci sarebbero carenze. Però, per avviare il “progetto umanizzazione & accoglienza”, deve far ricorso agli ingaggi a gettone. I quali salgono così a un milione e mezzo di euro nel 2018: le ultime “prestazioni aggiuntive svolte dal personale infermieristico, tecnico sanitario e di supporto” deliberate sono infatti di “3252 ore pari a € 71.544”, che vanno a sommarsi al milione e 400 mila stanziate già per i medici.
I TIROCINANTI – “Si fa presente che per il progetto di umanizzazione il personale infermieristico è aggiuntivo a quello sopra descritto, arruolato su disponibilità volontaria. Si usufruisce altresì, dove possibile dei tirocinanti infermieri del corso di laurea, in quanto l’umanizzazione delle cure, rientra negli obiettivi accademici e di tirocinio”, assicurano Ugo Donati, Luigia Carboni e il commissario straordinario Giuseppe Quintavalle.