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Con il Progetto “ReinvenTIAMO Roma” il recupero dell’edificio dismesso Verne

C’è anche l’edificio dismesso Verne del VI Municipio tra i 10 immobili pubblici che verranno recuperati grazie al piano “ReinvenTIAMO Roma”. Un progetto che servirà a “individuare i programmi e i progetti innovativi di rigenerazione e riconversione di aree e immobili pubblici o in partenariato pubblico-privato; indire e gestire le procedure a evidenza pubblica per concorsi di progettazione – per la riqualificazione di spazi aperti e di opere pubbliche – nonché le procedure di manifestazione d’interesse e concessione per la valorizzazione di immobili; monitorare e controllare le fasi di attuazione e coordinamento delle attività; promuovere e gestire le attività di consultazione e informazione ai cittadini sui programmi che l’Amministrazione intende avviare”. In base a tali criteri “sono state già individuate alcune aree pubbliche e immobili dismessi che potranno essere oggetto di iniziative di rigenerazione urbana secondo le procedure. Li elenchiamo qui di seguito:

4 AMBITI URBANI: Bastogi (Municipio XIII), ex Miralanza (Municipio XI), viale Castrense-ex Filanda (Municipio VII), Ama via Crispi (Municipio I)

10 IMMOBILI PUBBLICI: ex edificio scolastico I.T. Hertz (Municipio VII), ex edificio scolastico I.C. La Giustiniana (Municipio XV), ex edificio scolastico Leonori (Municipio X), edificio dismesso Verne (Municipio VI), edificio demolito via Montebruno (Municipio XIV), ex edificio scolastico Vertunni (Municipio V), ex edificio scolastico Villari (Municipio IV), ex edificio scolastico L.A. Ripetta (Municipio III), scuola Parini (Municipio III), ex impianto Acea Oletta (Municipio X).

“Roma torna a governare il suo territorio con una visione: rigenerare il tessuto urbano partendo dalla riqualificazione degli spazi abbandonati all’interno della città, per armonizzarli con il patrimonio edilizio esistente ed evitare ulteriore consumo di suolo”. Così la sindaca Virginia Raggi. “Con regole certe il ruolo dell’amministrazione pubblica torna unico e determinante, a solo vantaggio del benessere dei cittadini e del miglioramento della qualità della vita. La Capitale guarda al futuro individuando edifici abbandonati e aree che presto avranno una nuova vita grazie a progetti di alta qualità architettonica, di elevata efficienza energetica, di inclusione sociale e di promozione del patrimonio. I progetti non saranno mai più lontani dal contesto urbano ma concepiti al suo interno per rispondere concretamente ai bisogni dei cittadini”.