Da San Basilio a Sanremo: sul palco dell’Ariston i “gemelli” Moro-Ultimo

Da San Basilio a Sanremo i nuovi gemelli del cantautorato romano: Fabrizio Moro e Ultimo. I due artisti sono stati protagonisti sul palco del Teatro Ariston per duettare sulle note dell’ultimo brano scritto da Ultimo: “I tuoi particolari”. Prima di diventare Ultimo, il giovane cantautore di San Basilio ha provato a sfondare con il suo vero nome, Niccolò Moriconi. Correva l’anno 2015 e Niccolò – capelli lunghi e occhialata scura – pubblicava un singolo di denuncia contro alcuni aspetti della giustizia italiana, a partire dal caso di Fabrizio Corona: Un Uomo Migliore è il titolo della canzone, tra l’altro cantata in duetto con Giancarlo Giannini. “Che la coscienza possa pesare ad ogni giudice corrotto […] La giustizia è gettata nel cesso”, cantava. Per poi immedesimarsi in Corona: “Sono Fabrizio e vi scrivo da dentro, da una gabbia di vuoto e cemento, vorrei tanto parlare a mio figlio, raccontargli la vita che ho fatto, che ho sbagliato ma questo lo so, qui nessuno è nato perfetto, di fronte a Dio mi pentirò”. E ancora: “E’ troppa la merda che mi sputano senza pensare […] Sono Fabrizio il criminale, in un’Italia che piange e che muore, ma che sorride ad un uomo migliore”. Spiegava Ultimo: “La storia di Fabrizio è stata solo la ‘miccia’ che mi ha spinto a scrivere; essa è e rimane uno spunto. La detenzione di Fabrizio è un pretesto, lui non ha certo bisogno della mia difesa: la sua cella simboleggia il vuoto, quello che spesso ognuno di noi avverte dentro di sé, desiderando di riempirlo con attimi profondi”. Moro, invece, è una delle penne più viscerali e potenti del nostro cantautorato. Divenuto famoso con “Pensa”, brano proposto a Sanremo Giovani nel 2007, ad oggi è uno dei artisti più amati dal pubblico: lo scorso anno ha vinto il festival con “Non mi avete fatto niente”, in duetto con Ermal Meta.