Tra un mese, il 21 maggio prossimo, compirà il suo quarto anno di vita il Decreto 197 del 21 Maggio 2015. Quello con il quale la Regione ha cancellato, ma solo a Bracciano, gli stessi tagli che aveva inferto all’ospedale di Subiaco, alla fine del 2014. Riassegnando, ma solo a Bracciano, ben 17 letti per acuti in più (totali 57 contro i 40 dell’Angelucci), quasi un terzo in più della dotazione complessiva. A 4 anni da quel torto subito la Valle dell’Aniene deve tornare a chiedere di porre finalmente fine alla disparità di trattamento finora operata, riassegnando la pari dignità ai due nosocomi che la stessa Regione aveva accomunato nell’analogo declassamento: da “Ospedali sede di Pronto Soccorso” in nuovi “Presidi ospedalieri in zone particolarmente disagiate” (con il conseguente taglio dagli originari 76 posti letto per acuti a 40). Invece, con il Decreto 197 la Regione ha riassegnato a Bracciano, “a seguito dell’incremento dei posti letto di area chirurgica, la funzione di Ospedale sede di Pronto Soccorso”, attribuendogli “57 posti letto di cui 25 ordinari di area chirurgica indistinta, 2 di terapia intensiva post-chirurgica, nonché n. 4 posti tecnici di Osservazione Breve Intensiva (OBI)”. L’assessore D’Amato il 19 marzo s’è vantato a Bracciano (“Era un ospedale che era stato chiuso con un decreto, lo abbiamo salvato e torniamo ad investire”) dove ha inaugurato “la nuova sala gessi e la week surgery”. Mentre a Subiaco, dove la stessa Regione ha investito 2 milioni e mezzo di euro per riattivare l’unica stazione sciistica della provincia romana, la sala gessi non c’è e l’ortopedico va una sola volta a settimana. Quattro anni dopo la Regione non può continuare a fare figli e figliastri (nel silenzio assordante e complice dei sindaci del comprensorio): riassegni anche a Subiaco, con un nuovo Decreto uguale al 197 del 2015, 57 posti letto per acuti (di cui 25 ordinari di area chirurgica-ortopedica, 2 di terapia intensiva post-chirurgica, nonché 4 posti tecnici di Osservazione Breve Intensiva OBI) anche all’Angelucci, con la conseguente riacquisizione della classificazione di “Ospedale sede di Pronto Soccorso”.