“Il Commissario ad Acta, Zingaretti, ha deciso di condannare inesorabilmente l’intera Valle dell’Aniene all’emergenza sanitaria perenne, arrivando al sostanziale depauperamento delle attività diagnostiche dell’Ospedale A. Angelucci sia esse ambulatoriali che di cura e degenza, nonché dei servizi riabilitativi”. La diagnosi è dell’associazione per la tutela dei diritti del malato “Antonio Lollobrigida”, refertata direttamente al Ministero della Salute, dove il direttivo è stato ricevuto dal sottosegretario Armando Bartolazzi, reduce dalla visita ispettiva effettuata proprio nel nosocomio sublacense il primo febbraio scorso. “Tale disfacimento è stato attuato attraverso la chiusura e il trasferimento all’Ospedale di Colleferro di reparti pienamente operativi del S.P.D.C e Rianimazione con annesso personale e attrezzature, alcune di queste donate dagli stessi cittadini del territorio. E’ proseguito con il dimezzamento della Chirurgia portata a 10 posti letto e la riduzione della Medicina Generale a soli 20 posti letto. Si è concluso infine con la beffa dell’amputazione vera e propria di parte della struttura ospedaliera per far spazio ad una REMS (ex OPG) che a livello nazionale non conosce eguali di convivenza all’interno di un ospedale e che, non sembra essere a norma rispetto gli standard di sicurezza. Abbiamo informato il Sottosegretario che il Reparto di Lungodegenza Riabilitativa, situata al 3° piano, ha a disposizione nel proprio organico una sola Fisioterapista che svolge attività di reparto e ambulatoriale dimostrando che il servizio predetto, molto importante per la nostra zona, ha bisogno di ulteriori fisioterapiste, di Fisiatri e di Ortopedici e non soltanto di medici cooptati dalla Medicina Generale”. L’associazione ha anche ricordato al sottosegretario “gli atti amministrativi dei dati inviati dalla Regione Lazio, con i quali si comunicava che la Rianimazione era aperta nonostante fosse chiusa da due anni: per questo motivo abbiamo inoltrato ricorso straordinario al Capo dello Stato. Con il Sottosegretario- conclude l’associazione “Antonio Lollobrigida”- si è instaurato un clima di collaborazione tesa a fornire informazioni e dati utili all’esercizio delle competenze ministeriali onde evitare episodi di malasanità ed anomalie organizzative, monitorando la reale situazione della sanità del nostro territorio anche in comparazione con quanto realizzato o in corso di realizzazione in altre zone della ASL RM5 sono previsti ulteriori incontri”.