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A24, a fine giugno scade la sospensione degli aumenti: “Prorogate, il +19% è insostenibile”

Il caro-pedaggi rischia di rovinare le vacanze di Lazio e Abruzzo, con la paventata stangata a partire da luglio sull’A24 e A25. Contro il temuto aumento del 19% i sindaci delle due regioni il 5 giugno sono tornati a protestare a Montecitorio, con una conferenza stampa tenuta all’interno della Camera dei Deputati. Anche Confartigianato e Codacons si schierano al fianco dei primi cittadini: “A partire dal prossimo 1 luglio gli automobilisti delle due regioni rischiano di subire una stangata ingiustificata – spiega il presidente Carlo Rienzi – Il rischio infatti è che, senza interventi da parte del Governo, i pedaggi sulle due tratte subiscano il previsto rialzo del 19%. Una ipotesi che danneggerebbe in modo evidente gli utenti, in modo particolare gli automobilisti già tartassati dai recenti aumenti di benzina e gasolio.

È inconcepibile – aggiunge Rienzi – che il Governo non abbia ascoltato le proteste dei sindaci laziali e abruzzesi, e in assenza di interventi precisi per sospendere gli aumenti entro il prossimo 30 giugno il Codacons scenderà in campo studiando azioni legali a tutela dei residenti delle due regioni”. I cui presidente, Nicola Zingaretti e Marco Marsilio, hanno disertato l’incontro a Montecitorio, al pari del ministro dei Trasporti, Danilo Toninelli. Al quale, però, i cento sindaci hanno inviato “una comunicazione contenente proposte per scongiurare l’aumento”. Chiedendo la “Proroga del termine di sospensione previsto nel decreto n. 589 o, in alternativa, il differimento del versamento delle rate 2019, 2020 e 2021 che il Concessionario Strada dei Parchi è tenuto a versare all’Anas quale prezzo della concessione. Questa operazione di differimento, consentirebbe di poter utilizzare le rispettive risorse economiche, per sterilizzare le tariffe nei prossimi 3 anni, con conseguente impegno del concessionario a non aumentarle per il corrispondente periodo. Tale ultima operazione, tra l’altro, è già stata tentata nel mese di Dicembre 2018. I sindaci ed Amministratori di Lazio e Abruzzo confidano in un riscontro positivo da parte dei destinatari in caso contrario torneranno a manifestare”. Perché “lo spettro di un ennesimo aumento dei pedaggi autostradali non può continuare a gravare sulle teste dei nostri cittadini: è arrivato il momento di dare risposte certe e definitive”.