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Subiaco, l’Asl amputa la Chirurgia declassandola a sola “Day Surgery”

L’Asl Roma 5 amputa il reparto di Chirurgia generale dell’ospedale di Subiaco, inaugurato dal presidente della Regione, Nicola Zingaretti, solo 2 anni fa: “Un investimento di circa 800 mila euro che ha consentito di modernizzare il reparto e riorganizzare l’offerta: il reparto disporrà di 10 posti letto per la chirurgia generale e d’urgenza e 10 posti letto per il day surgery multidisciplinare, mentre prima erano previsti solo 14 posti letto per la chirurgia”, assicurò il governatore il 17 maggio 2017. Due anni dopo, senza la formalizzazione di alcun cambiamento all’atto aziendale vigente, l’Asl annuncia che “il Direttore del Dipartimento chirurgico, dott. Sergio Cicia, su indicazione della Direzione, sta predisponendo le azioni necessarie al fine di trasformare l’Ospedale di Subiaco in un centro di eccellenza per la chirurgia in Day Surgery con: 2 sedute settimanali dedicate alla Chirurgia, 2 sedute settimanali dedicate all’Oculistica, 1 seduta settimanale per l’Ortopedia, 1 seduta settimanale per Urologia o Orl con aumento dell’utilizzo dell’Ospedale e quindi un suo inserimento “efficace” nella rete ospedaliera della Asl Roma 5 potendo contare su operatori di grande qualità professionali ed umane.

Per il trattamento delle urgenze (che per definizione richiedono tempi di intervento necessari più lunghi) si provvede al trasferimento del paziente presso un Dea di Primo livello utilizzando l’ambulanza già presente ed eventualmente con la presenza a bordo dell’anestesista di guardia. Il tutto per garantire adeguata diagnosi e trattamento. In caso di emergenza (che per definizione richiede tempi di intervento estremamente rapidi) si provvede al tentativo di stabilizzazione immediato delle funzioni vitali da parte dei sanitari presenti presso l’Ospedale di Subiaco per poi predisporre il successivo trasferimento in Dea di primo o secondo livello”. Tradotto in parole povere: fine del reparto di Chirurgia generale, declassato a solo “Day Surgery”, ossia gli interventi di un solo giorno di degenza, senza alcun cenno ai “10 posti letto per la chirurgia generale e d’urgenza” inaugurati appena 2 anni fa. Nessuna “eccellenza”, dunque, ma soltanto il declassamento di un reparto, peraltro già annunciato dall’Asl lo scorso anno: “è stato dato incarico al Direttore del Dipartimento di Chirugia, dott. Sergio Cicia, di avviare a Subiaco un servizio di Day Surgery polispecialistico”, comunicò l’azienda il 30 giugno 2018. Da allora l’Asl non ha attivato nessun servizio ed ora la “Attività chirurgica in elezione verrà limitata ad una Day Surgery, escludendo per patologia dall’intervento dalla colecistectomia in su e non più basandosi sui criteri di rischio anestesiologico”, come ha denunciato il Movimento 5 Stelle di Subiaco, che ha aggiunto, senza ricevere alcuna smentita da parte dell’Asl, che la “Attività chirurgica di Urgenza verrà limitata all’Emergenza, cioè ai casi di pazienti non trasferibili in quanto instabili; le Urgenze dovranno essere trasferite “tutte” presso il DEA di Tivoli prescindendo dalla patologia (anche una appendicite acuta)”.