Villa di Orazio, “Licenza” di riapertura Subiaco, ruderi neroniani inaccessibili

A Licenza riapre la Villa del poeta Orazio, a Subiaco resta chiusa quella di Nerone, mentre è aperta quella di Traiano ad Arcinazzo Romano. Il Comune di Licenza ha siglato un accordo con la Soprintendenza per la gestione e valorizzazione della Villa di Orazio che risale al 32 secolo a.c. Il sito archeologico è chiuso ufficialmente dal 1 gennaio 2018 data in cui è andato in pensione il custode, ora con questo accordo riaprirà i battenti almeno quattro giorni la settimana compreso il week- end.  Le aperture saranno assicurate da quattro giovani del servizio civile e dalle associazioni che organizzeranno eventi e manifestazioni, per la stagione estiva sono previsti incontri anche nelle ore serali. Per la villa di Orazio c’è anche un’altra importante novità, si tratta di un finanziamento di 700 mila euro per avviare altri scavi. All’epoca la villa aveva annessa anche una tenuta terriera di 40 ettari che comprendeva un bosco, frutteti, oliveti e un terreno destinato al pascolo. Con gli scavi sono tornati alla luce, l’abitazione principale, un complesso termale e un quadriportico d’ ingresso. Oggi restano visibili solo le mura perimetrali degli ambienti, parte del pavimento a mosaico e le terme. A Subiaco, invece, dopo le aperture straordinarie avvenute in passato il sito archeologico è rimasto chiuso, i numerosi turisti che vistano i monasteri benedettini che sono sulla stessa strada, possono ammirarlo solo dall’esterno, cancello chiuso e nessuna visita guidata. Resta al palo anche il progetto di valorizzazione del sito archeologico annunciato dal Comune di Subiaco ad agosto del 2016. “Il progetto di rilancio del sito- assicurò allora il Comune – non si ferma qui. Il Comune di Subiaco ha infatti richiesto di inserire la Villa nella programmazione triennale della Soprintendenza per attirare risorse al fine di rendere fruibile il Nucleo D del complesso Neroniano, che si trova dall’altro lato del fiume, esattamente di fronte all’area che sarà oggetto di apertura”.