Il garante dei detenuti del Lazio, Stefano Anastasia, chiede alla Regione “la rapida realizzazione delle Rems definitive” in ritardo di ben 2 anni. Le Residenze per l’Esecuzione delle Misure di Sicurezza detentive, quelle che hanno preso il posto degli ospedali psichiatrici giudiziari chiusi per legge da 4 anni, avrebbero dovuto essere inaugurate nel luglio 2017, invece in una i lavori sono bloccati da un anno e mezzo a Subiaco, e in un’altra deve ancora partire la demolizione del vecchio edificio da ricostruire (Ceccano), mentre “i lavori per la Rems definitiva di Rieti sono in corso di ultimazione”, ha scritto nel giudizio di parificazione della regione Lazio la Corte dei Conti. La quale indica “le REMS nella ASL FR (Ceccano, 40 P.I.), nella ASL RM5 (Ospedale Angelucci di Subiaco — 40 P.I.) e nella ASL di Rieti (1 1 P.I.). Ad oggi risultano completati ed in esercizio gli interventi per le Rems provvisorie e sono stati attivati i finanziamenti per le Rems definitive nelle sedi suindicate”. Ma ci sono “in lista d’attesa per l’inserimento in REMS 49 uomini”, quantifica nel suo Rapporto Anastasia. Il quale ricorda anche che nelle carceri del Lazio “il tasso d’affollamento è del 124%”, 6 punti in più della media italiana, stessa differenza per la percentuale di detenuti stranieri (Lazio 40,2%, media italiana 34%).