Anno scolastico nuovo e problemi vecchi: “Alla Borghesiana ci sono aule di scuola media improvvisate in container dove entra l’acqua quando piove”. Nella Capitale otto edifici su dieci hanno problemi strutturali e di sicurezza, perché mancano lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria: non c’è programmazione e si agisce sempre in emergenza. L’allarme arriva da più parti: Cgil e associazione nazionale Presidi del Lazio. A Roma ci sono 1600 edifici scolastici che ospitano 504 scuole tra asili nido, infanzia, elementari e medie gestite dal Comune e istituti superiori la cui competenza è di Roma Metropolitana. L’elenco dei lavori da fare è sempre più lungo: servono interventi su impianti elettrici non a norma, riscaldamento, intonaci e soffitti a rischio crollo, bagni non funzionanti. Ma servono anche lavori su maniglioni antincendio, scale, ascensori, barriere architettoniche. “Otto scuole su dieci non hanno il certificato di antisismicità e hanno bisogno di manutenzione – ha avvertito Mario Rusconi presidente Anp Lazio – sappiamo gli errori delle giunte del passato, ma vorremmo impegno e programmazione”. Altre criticità si registrano in tutta l’area sud-est della città, da Tiburtina a Casilina. E mancano aule: a Ponte di Nona, nel plesso di piazza Muggia, 50 bambini devono studiare in sala mensa. La sindaca Raggi, in clamoroso ritardo, riceverà una lista con le scuole a rischio ma si continua ad agire con le proroghe. È il caso dell’appalto alla società Multiservizi per gestire il verde nelle scuole: iniziato prima del 2010, doveva durare 5 anni ma viene prorogato di sei mesi in sei mesi. E la qualità del servizio crolla e i lavori non si possono programmare. Anche Mario Guerci, segretario Fillea Cgil Roma e Lazio, si unisce all’allarme dei presidi: “C’è bisogno di manutenzione. Eppure il Comune ha 36 milioni stanziati dalla Regione che ancora non ha speso e ora rischia di perdere”.
MENSE IN SCIOPERO – Proclamate anche due giornate di sciopero degli operatori delle mense comunali. Saranno loro a protestare lunedì 16 e martedì 17 settembre contro l’appalto della giunta Raggi definito «a ribasso» con pasti da 4 euro l’uno. A rimanere senza pranzo saranno i bimbi di materne, scuole dell’infanzia, elementari e asili nido. «Il bando della refezione scolastica continua a mancare di tutele e garanzie sia sul profilo lavorativo che per tutti i bambini e le bambine che frequentano le scuole di Roma Capitale- fanno sapere dalla Filcams Cgil Roma Lazio -. Qualche mese fa abbiamo usato l’hashtag #aSettembreNonAprire, quattro parole che preannunciavano un autunno caldo e siamo, purtroppo, stati profetici».
I BUONI LIBRO – Fino al 30 novembre è possibile richiedere online i buoni libro per l’anno scolastico 2019/2020. Per usufruirne, gli studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado (statali e private paritarie) devono essere residenti nel territorio di Roma Capitale e appartenere a nuclei familiari con indicatore ISEE non superiore a € 10.632,94. La richiesta dei buoni libro può essere fatta esclusivamente on line attraverso il Portale di Roma Capitale, previa identificazione, seguendo il percorso: Home Page – Servizi Online o Servizi per Tematica – Scuola – Diritto allo Studio – Domanda Buono Libro Digitale.