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Elisuperficie, i lavori non vanno avanti nonostante il termine di fine novembre

Secondo il cronoprogramma indicato nel cartello dei lavori per l’elisuperficie dell’ospedale di Subiaco, entro fine novembre dovrebbe essere realizzata la piazzola per l’atterraggio degli elicotteri del soccorso. Ma i lavori sono fermi da oltre un mese: è stato realizzato solo il nuovo pezzo di strada che sposta verso l’interno (a ridosso del pronto soccorso) la via d’ingresso per lasciare spazio alla nuova piattaforma per l’elisoccorso. Di cui, però, non si vede ancora nulla, nonostante la “data presunta fine lavori” è indicata a “160 giorni” dalla “data inizio lavori 19/06/2019”. Un’altra particolarità riguarda il progetto esecutivo dell’elisuperficie: è stato stilato dall’ingegner Ferdinando Ferone. Lo stesso nominativo che figura anche nell’elenco dei consulenti dell’Asl, incaricato nel gennaio scorso per la “consulenza supporto a rup: Ferdinando Ferone” per un importo di 138 mila e 384 euro, la somma più alta elargita dall’Asl per i suoi consulenti di quest’anno (basti considerare che il direttore generale di un’azienda sanitaria percepisce 154.937 l’anno). Ma, se i lavori per l’elisuperficie, già iniziati con mesi di ritardo (dal 19 giugno indicato all’open day del primo agosto con la stravagante iniziativa dell’Asl del “porte aperte al cantiere di Subiaco”) non si vede nulla, quelli per il rinnovo e l’adeguamento del pronto Soccorso sono partiti solo dai primi giorni di ottobre.

CHIOSCO BAR SPARITO – Dopo la segnalazione de “L’Aniene” riguardo le tavole dell’ex chiosco-bar dell’ospedale di Tivoli abbandonate all’esterno dell’ospedale di Subiaco da oltre un anno, i pannelli di legno del modulo prefabbricato sono spariti. Per “i lavori per intervento di smontaggio del modulo prefabbricato, sistemazione e ripristino dello stato dei luoghi e trasporto presso l’ospedale di Subiaco” l’Asl lo scorso anno ha speso “euro 38.300 oltre iva”, ossia 46 mila e 726 euro. Nel frattempo all’ospedale di Subiaco il bar è stato chiuso: perché l’Asl non ha utilizzato quel prefabbricato dopo aver speso tanti soldi per portarlo all’esterno dell’Angelucci?