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Ma il Ministero della Salute tace, al pari di Regione e Comuni della Valle dell’Aniene…

L’esposto del M5S al Ministero della Salute sul caso di Subiaco è stato inoltrato l’8 ottobre. Nei giorni successivi è stato ripreso da “Il Tempo”, poi dal sito del quotidiano “Il Giornale” e dal telegiornale di Italia Uno, “Studio Aperto”, con un servizio girato all’esterno dell’ospedale di Subiaco. Però, contrariamente a quanto accaduto per un altro caso accaduto negli stessi giorni a Vibo Valentia, il Ministero della Salute non ha preso posizione. Mentre il 10 ottobre “il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha immediatamente predisposto l’invio di un’ispezione nell’ospedale di Vibo Valentia in seguito al decesso del feto in grembo a una donna di 32 anni”, come comunicato dallo stesso dicastero, su Subiaco invece tutto tace. Anche dalla Regione Lazio nessuna reazione. In silenzio, come sono restati, al solito, i Comuni della Valle dell’Aniene. Neanche la massima autorità sanitaria del Comune di Subiaco, il sindaco Francesco Pelliccia, è intervenuto, come già accadde nel gennaio scorso nell’analogo caso della 60enne di Subiaco, morta all’ospedale di Tivoli, dov’era stata trasportata dal Centro mobile di Rianimazione dopo ben 12 ore di attesa.