Se per la sistemazione della “Tibruttina” bisognerà aspettare il nuovo anno, per l’altra arteria della Valle dell’Aniene il rifacimento del trucco è partito, ma sarà fatto solo a metà. L’Astral, l’azienda regionale, ha rifatto l’asfalto solo in alcuni tratti, dal km 5 al 17 e si è fermata alla periferia di Subiaco. Ed è finita sotto accusa dei due Comuni confinanti, Affile ed Arcinazzo, per non essere intervenuta nel tratto che da Subiaco porta fino ai confini con la provincia di Frosinone. In particolare il tronco stradale, dissestato e pieno di buche, che va dal km 26 al 31. “L’Astral doveva iniziare proprio da quel tratto di strada – ha protestato Ercole Viri, sindaco di Affile – non è una questione di campanilismo ma la strada è completamente dissestata con conseguenti rischi per gli automobilisti. Iniziare dal km 5 fino alla galleria del km 17 significa aver dimenticato i residenti dei due Comuni montani, i pendolari e gli automobilisti che percorrono quel tratto di Sublacense”. Non è da meno il primo cittadino di Arcinazzo Romano: “E’ come il romanzo “Cristo si è fermato ad Eboli” – ha tuonato il sindaco Giacomo Troja- Ora, invece, è l’Astral che si è fermata al traforo di Subiaco al km 17, dimenticando completamente i tratti disastrati della strada che va da Subiaco fino agli Altipiani di Arcinazzo”. Alcuno mesi fa i due Comuni avevano chiesto un intervento, però “Nessuno è intervenuto”, conclude Troya. Proteste anche a Subiaco: “Dal km 19 al 20 è pieno di buche e avvallamenti – ha detto Emanuele Rocchi, consigliere comunale leghista– occorre intervenire e rifare l’asfalto e durante la stagione invernale un’accurata manutenzione, perché ghiaccia e vi transitano Cotral e scuolabus”.
GUARCINO – Sul sito dell’Astral da oltre 5 anni figura ancora in “fase di progettazione” (annunciata dalla Regione il 6 maggio 2014) anche il cantiere per il tratto finale della Sublacense, a Guarcino. Nonostante sia un “intervento urgente di consolidamento della scarpata al km 47+000 nel comune di Guarcino e ripristino funzionalità muro di contenimento. Si prevede il consolidamento della frana tramite la realizzazione di un muro di contenimento armato di altezza pari a circa 1,80 metri, con rivestimento in pietra calcarea. L’importo stimato per l’intervento ammonta a complessivi € 300.000”.
