Soddisfazione degli abitanti della circonvallazione Nomentana e dintorni riuniti nel Comitato cittadini stazione Tiburtina. Per anni hanno vissuto di fronte al secondo scalo ferroviario di Roma. Senza mai vederlo: ora il primo tratto della tangenziale accanto ai palazzi e in prossimità della stazione, snodo fondamentale per la Capitale, non c’è più. Un “orizzonte libero da cemento e asfalto”, come l’ha definito Virginia Raggi dopo la demolizione della parte più vissuta della circonvallazione che, d’ora in poi, godrà di “una nuova vista. Nei prossimi giorni completeremo anche la parte davanti alle abitazioni di via Lorenzo il Magnifico – continua la sindaca -. I benefici riguardano anche le attività commerciali: bar e negozi del quartiere sono più sicuri visto che con l’abbattimento abbiamo dato il via anche alla riqualificazione del territorio. I lavori proseguono spediti e l’ultimo tratto rimosso sarà davanti alla Stazione Tiburtina. La demolizione della Tangenziale Est è anche un progetto “green”: tutti i materiali raccolti saranno riciclati al 100%”. Ma non tutti gradiscono: “Ci aspettavamo un collegamento ciclabile alla Stazione Tiburtina anche in virtù del fatto che è imminente la realizzazione della ciclabile su via Tiburtina e collegarla alla stazione sarebbe stato semplicissimo. Tutto questo non c’è, le biciclette potranno arrivare alla stazione solamente attraverso lo slalom delle automobili ferme in sosta selvaggia dove capita”. C’era una proposta alternativa, presentata la scorsa primavera al Comune con 8 mila firme. Al posto di zone grigie prevedeva spazi verdi, percorsi ciclabili e aree vivibili “a misura d’uomo. Mantenendo l’autostazione dei pullman, per la quale ancora non c’è nulla di certo e definitivo”.