A24, i sindaci tornano a chiedere un incontro alla ministra De Micheli su tariffe e sicurezza

Dopo 3 mesi di inutile attesa, i sindaci di Lazio e Abruzzo tornano a “sollecitare la fissazione di un incontro” alla ministra delle Infrastrutture, Paola De Micheli, “nel pieno rispetto degli impegni assunti nella riunione del 21 ottobre scorso”. Allora, infatti, “la delegazione degli amministratori era stata salutata con la rassicurazione che, entro la data del 30 novembre, ovvero del termine ultimo fissato dal Ministero per la sospensione degli aumenti tariffari, sarebbe stata riconvocata per condividere il percorso amministrativo comune che dovrà portare al raggiungimento della soluzione strutturale, al blocco definitivo degli aumenti della tariffa e alla velocizzazione degli interventi per la messa in sicurezza dell’intera tratta autostradale. Purtroppo, ad oggi, nonostante l’impegno assunto e il tempo trascorso, alcuna convocazione è stata ricevuta dal Ministero”. I 104 Comuni chiedono la “declassificazione del tratto urbano che va dalla barriera di Roma Est fino all’intersezione con la tangenziale est”: il pedaggio di questi 11 chilometri, infatti, è richiesto soltanto agli automobilisti che arrivano da A24 e A25. E anche la “declassificazione da tratto montano a non montano di numerosi tratti della A24-A25”. Perché la concessione vigente applica la “tariffa di montagna” sull’intero tratto autostradale: per l’A24 indica “Pianura km 0 – Montagna km. 159,3”. E, con questa applicazione integrale della “tariffa di montagna”, l’automobilista di certo non ci guadagna: paga il 43,3% in più di pedaggio rispetto a chi transita sull’A1. Per lo stesso tragitto di 41 chilometri, infatti, chi parte da Guidonia Montecelio (105 metri sul livello del mare) e raggiunge lo svincolo di Ponzano Romano-Monte Soratte (205 metri) sull’A1 paga 3 euro. Mentre chi imbocca il casello di Vicovaro (300 metri) sull’A24 e raggiunge la barriera di Roma Est (20 metri), paga 4 euro e 30 centesimi.