Mensa sana in corpore in cura. Ma è solo un auspicio, perché, oltre all’appalto scaduto, ci sono “pasti scadenti per i degenti dei 5 ospedali dell’Asl Roma 5”, denuncia la Cisl. A giudizio del sindacato, infatti, “il servizio ristorazione sta sempre più peggiorando, con ammanchi di primi e secondi e soprattutto la qualità dei pasti davvero scadente. Ci sono vassoi e bricchi che non garantiscono né la sicurezza igienica, né l’incolumità degli operatori addetti alla distribuzione. E’ rimasta in servizio una sola dietista, ma riteniamo indispensabile la presenza in tutti i presidi ospedalieri di una dietista allo scopo sia di vigilare che di personalizzare il vitto in base alle esigenze e alle prescrizioni mediche- ha scritto il segretario territoriale, Dimitri Cecchinelli- Dopo diverse segnalazioni di non conformità, nel 2018 fu istituita dall’allora direttore generale una commissione di vigilanza ispettiva nei diversi presidi ospedalieri per verificare e constatare la presenza di anomalie. Ci risulta che una relazione fu consegnata in direzione generale, a cui però non fu dato seguito”. Ora l’azienda sanitaria assicura l’adozione di provvedimenti: “La situazione è all’attento vaglio della direzione- ha replicato l’Asl Roma 5- Il nuovo direttore amministrativo, da poco nominato, sta approfondendo la documentazione al fine di consentire all’azienda di predisporre quanto prima gli atti necessari”. L’appalto è scaduto nell’agosto scorso ma, “nelle more dell’aggiudicazione della gara regionale” l’Asl “ha chiesto alla ditta di proseguire il servizio e, nel contempo, una miglioria dei prezzi in essere”. Una di queste migliorie è stata la “cottura della pasta per i primi piatti presso i locali della cucina siti all’interno dell’ospedale di Tivoli, con l’installazione di un bollitore cuoci pasta e relativa cappa”. Oltre a stabilire anche “il condimento dei contorni presso il centro di cottura al fine di rendere maggiormente appetibili le pietanze”. Le quali sono fornite ai seguenti prezzi: “colazione euro 0,79 – pranzo euro 6,47 – cena 6,03 pari ad un totale unitario per giornata alimentare di euro 13,30”.