Proseguono le indagini della Procura di Roma dopo il blitz del 24 gennaio scorso che ha sgominato l’organizzazione al vertice della vasta piazza di spaccio alla Borghesiana, capace di fornire la cocaina 24 ore su 24. C’erano turni di lavoro per le vedette e per i pusher contattati al telefono pronti a portare la droga ai clienti. A capo dell’organizzazione scoperta dai Carabinieri di Roma, un calabrese, da anni residente nelle capitale. Si tratta del nipote di un personaggio di spicco della ‘ndrina Aquino di Marina di Gioiosa Ionica. Ammanettato al terzo blitz antidroga in 10 giorni. Prima c’erano stati 16 arresti al Trullo, Monteverde e Montespaccato e i 21 a San Basilio. Alla Borghesiana, invece, a finire in manette sono state 13 persone. L’indagine dei Carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Frascati, coordinata dalla Dda della Capitale, ha permesso scoprire una vera a propria organizzazione criminale che controllava il mercato della cocaina alla Borghesiana dove nulla era lasciato al caso. Le indagini, grazie anche all’ausilio di intercettazioni telefoniche ed ambientali, hanno consentito di individuare i vari pusher e di cristallizzare le diverse compravendite di cocaina, nonché di individuare il fornitore del gruppo in un 43enne romano, cognato del promotore, residente nel quartiere di Tor Bella Monaca. i pusher, inizialmente consegnavano lo stupefacente all’angolo delle strade o all’interno di un parco pubblico mentre, successivamente, hanno proceduto all’affitto di alcuni appartamenti all’interno dei quali venivano fatti convergere gli acquirenti che ricevevano così la droga. I locali, dopo essere stati individuati dal sodalizio, venivano blindati con grate di ferro e fornite di un sofisticato servizio di videosorveglianza, capace di monitorare ogni movimento. Le indagini hanno consentito di accertare che l’illecita attività di spaccio degli stupefacenti avveniva quotidianamente, per l’interno arco della giornata e senza sosta con oltre 150 episodi giornalieri di spaccio di stupefacente, in particolare cocaina ed hashish; quantificare un volume di affari dell’organizzazione pari a circa 5.000 € giornalieri, con punte di 10.000,00 € nel fine settimana. E’ stata rinvenuta e sequestrata oltre un chilogrammo di cocaina, 160 grammi di hashish e 5 di marijuana. Sono stati sequestrati 35.000 euro in contanti, deferiti in stato di libertà ulteriori 3 soggetti e segnalati alla Prefettura di Roma, quali assuntori, 27 acquirenti.