Cerca
Close this search box.

Ma Agosta, Arsoli, Marano e Roviano ribattono: “Acea prima non ci riguardava, ma ora ci toccherà”

Dopo l’attacco diretto del “Comitato per l’Aniene” sulla mancata presenza degli amministratori del comprensorio alla Conferenza dell’Acea Ato 2 che ha dato il via libera ai rincari (articolo a pagina 16: “Assenti anche quei Comuni che consentono generosi emungimenti idrici ad Acea, come Vallepietra, Agosta, Marano Equo, Arsoli”), alcuni sindaci ribattono, confermando l’ormai imminente passaggio obbligato dell’affidamento del servizio alla società romana. “I Comuni di Agosta, Arsoli, Marano Equo e Roviano da anni impegnati a resistere al fine di evitare il passaggio al servizio idrico integrato gestito da Acea Ato 2, non hanno mai partecipato alle conferenze dei Sindaci, intanto perché gestiscono la propria acqua autonomamente e quindi le decisioni assunte in sede di Conferenza a livello di tariffe non avranno effetto sulle nostre comunità. Solo quando sarà terminato il processo di passaggio ad Acea, purtroppo prossimo visto l’attuale quadro normativo e le sentenze della magistratura amministrativa, TUTTE SFAVOREVOLI ai nostri Comuni, solo allora avrà un senso concreto partecipare alla Conferenza dei Sindaci. Non partecipare in questi anni è stata anche una precisa scelta politica, visto e considerato che i sottoscritti Sindaci hanno sempre custodito gelosamente, con fermezza ed orgoglio, la volontà di autodeterminarsi nella governance del servizio idrico, come codeste testate giornalistiche hanno più volte evidenziato, dando ampio risalto alle nostre iniziative. Preme ancora sottolineare come le scriventi amministrazioni siano le ultime, in ordine cronologico, a passare, loro malgrado, ad una gestione che hanno da avversato da sempre, senza risparmiarsi e anche mediante l’attivazione di numerosi contenziosi sia contro la Regione Lazio che contro Acea s.p.a.”.