Dopo lo stop per “indisponibilità di personale” del 4 febbraio lungo la linea Termini-Giardinetti, l’11 febbraio s’è fermata la Metro C. E i passeggeri hanno vissuto l’ennesima mattinata d’inferno, fermi sulle banchine in attesa di un treno. La circolazione, infatti, si è interrotta nella tratta compresa tra Torrenova e Borghesiana. Il disservizio si è registrato intorno alle ore 10 per un problema legato a un guasto sulla linea. Disagi nelle stesse ore anche lungo la linea A della metro con circolazione fortemente rallentata tra le fermate Arco di Travertino e Termini. A dare notizia del disservizio sulla linea C è stata Atac che ha comunicato un guasto tecnico nella stazione di Grotte Celoni. Il servizio è stato ridotto tra Borghesiana e Pantano con l’attivazione di navette sostitutive tra Giardinetti e Pantano.
IL NUOVO PROGETTO – Nell’ambito dell’ultimo bando per il tpl delle città italiane il Mit ha approvato il progetto di rinnovamento della linea che diventerà la nuova metro G. Entro il 30 aprile il Comune di Roma dovrà presentare al Ministero il progetto rivisto alla luce delle prescrizioni imposte. L’attuale Roma-Giardinetti è una delle ultime linee ferroviarie italiane ancora in funzione con lo scartamento ridotto mentre la futura metro G, come richiesto dal MIT, sarà caratterizzata da scartamento ordinario. Si tratta cioè dell’allargamento dei binari e di conseguenza anche del tipo di tram destinato a passarci sopra. La metro g sarà, quindi, servita da tram tradizionali e ultramoderni, con livrea gialla, a scartamento ordinario, che manderanno in pensione quelli degli Anni 20, attualmente in circolazione. Le modifiche richieste produrranno un aumento dei costi da 166 milioni a circa 190 e i lavori non potranno partire prima del 2022. Poco più di due anni: ovvero i tempi tecnici dell’adeguamento progettuale di circa 12 mesi, a partire dal 30 aprile, più quelli della gara europea, con eventuali ricorsi. “La linea Roma-Giardinetti – ha spiegato Stefano – per noi è una priorità. Non sarà dismessa ma anzi rilanciata, potenziata e prolungata verso Tor Vergata. Anche se noi avremmo preferito rimanesse lo scartamento ridotto, se non altro per non allungare i tempi dell’intervento. Crediamo che per salvare l’opera un altro dibattito di almeno un anno sul tipo di scartamento vada evitato. Quindi ora lavoreremo per soddisfare le richieste del Mit”. La linea G prevede 29 fermate tra Tor vergata e la Stazione Termini, con un nuovo capolinea poco lontano da piazza dei Cinquecento. In mezzo, oltre alle stazioni già esistenti lungo la Casilina, previste altre nove nel cuore di Tor Vergata. “La nuova linea avrà una capacità di 70.000 passeggeri al giorno e che alcune fermate andranno ricollocate, in particolare quelle tra Centocelle e Giardinetti per differenziarle da quelle della linea C, che in quel tratto viaggia in parallelo al futuro tram- spiega presidente dell’agenzia, Stefano Brinchi. Il percorso della linea poi, una volta arrivata a Giardinetti, farà una svolta a 90 gradi verso sud e punterà dritto fino a Tor Vergata con fermate a servizio dell’Asi, delle facoltà di Ingegneria ed Economia e del Policlinico. Dall’altro lato il capolinea sarà spostato di alcune centinaia di metri: resterà su via Giolitti ma sarà posizionato quasi a piazza dei Cinquecento. In questo caso la strada sarà semi pedonalizzata: consentito il traffico di auto e moto ma eliminata la sosta. Il comitato ‘Abitanti di via Giolitti’ ha poi chiesto che il progetto contenga un intervento di valorizzazione del tempio di Minerva.