Sono già al terzo mese di ritardo i lavori per la ristrutturazione del Pronto Soccorso di Subiaco e la realizzazione dell’elisuperficie (che doveva essere pronta, secondo il decreto regionale, per la fine del 2015). Cantieri a scartamento ridotto, spesso fermi per lunghi giorni, nonostante la “data presunta fine lavori (160 giorni)” indicata dal cartello dei lavori, avviati nel giugno scorso. Nel luglio scorso, poi, come scrisse “L’Aniene”, alla Asl Roma 5 “è pervenuta una richiesta di rettifica in contraddittorio da parte del proprietario della particella confinante (foglio 28 part. 10362 Maurizio Orlandi) dove si sta svolgendo attività edilizia, sul lato adiacente la strada di ingresso della struttura ospedaliera”. E, “considerato che in prossimità della strada d’ingresso della struttura ospedaliera verrà realizzata una elisuperficie”, l’Asl ha “ritenuto di dover definire gli esatti confini delle proprietà dell’Angelucci di Subiaco, affidando l’incarico ad un professionista”. Ora, 7 mesi dopo la delibera dell’Asl, il Comune di Subiaco il primo febbraio ha notificato un’ordinanza ai proprietari del terreno sito in località Colle Cisterna 23, proprio davanti all’area dell’elisuperficie, “di sospendere immediatamente i lavori in corso di esecuzione per la realizzazione di un garage di pertinenza di un fabbricato di civile abitazione e di un muro di sostegno”. Per i quali, il Comune, con “Determinazione di questa Area Tecnica n.271 del 27/12/2019 R.G.679, a seguito di un riesame, veniva annullata in autotutela la SCIA prot.4081 del 22/03/2019”. Ora “le opere in contestazione, stante la loro consistenza, debbono essere considerate “Interventi di Nuova Costruzione”, in quanto costituiscono inconfutabilmente nuovi organismi edili, caratterizzati da un proprio impatto volumetrico e ambientale e, dunque, idonei a determinare una trasformazione del territorio”.