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ASL ROMA 5, +16 POSITIVI (267 CONTAGIATI) 1° AD AFFILE E 5 A TIVOLI.

ASL ROMA 5, +16 POSITIVI (267 CONTAGIATI) 1° AD AFFILE E 5 A TIVOLI. GUIDONIA, TENDONI AL CAR PER FARE I TAMPONI. ROCCA CANTERANO 9° COMUNE CHE DELIBERA LA RICHIESTA PER LA LEGGE SULL’OSPEDALE MONTANO: SUBIACO TACE, MA INVIA LE MASCHERINE ALL’ANGELUCCI

“Asl Roma 5: 16 nuovi casi positivi. 1146 persone sono uscite dall’isolamento domiciliare. Da oggi disponibili ulteriori 9 posti di terapia intensiva. L’Ospedale di Palestrina viene inserito nella rete dedicata a #covid19 come Spoke sotto la supervisione dell’Istituto Spallanzani per quanto riguarda sicurezza e percorsi”, annuncia il bollettino regionale odierno. Salgono così a 267 i positivi al coronavirus nei 70 Comuni dell’Asl Roma 5, compreso il primo caso riscontrato ad Affile e i 5 nuovi a Tivoli. Dove “il numero dei contagiati purtroppo sale a 21. I cinque nuovi pazienti Covid-19 (rispetto ai 16 comunicati ieri) vengono monitorati dai medici nel loro domicilio. Scende invece a 70 il numero delle persone in quarantena domiciliare fiduciaria. Occorre considerare, però, che tra le persone uscite dalla quarantena, due sono risultate positive al tampone e ricomprese tra i cinque positivi che comunichiamo oggi”, spiega il sindaco tiburtino, Giuseppe Proietti. Anche il suo collega affilano, Ercole Viri, annuncia: “Purtroppo siamo stati informati dalla ASL RM 5 che un nostro concittadino è risultato positivo al COVID-19. Il paziente è ricoverato a Roma in una struttura ospedaliera specializzata”.

A Guidonia, invece, “questa mattina su iniziativa della Asl Roma 5, la Protezione Civile ha montato un tendone per i tamponi relativa al Coronavirus nei pressi del Car (Centro Agroalimentare Romano) di Guidonia Montecelio. Si tratta di una procedura volta a snellire i tempi ed evitare di effettuare i tamponi presso i domicili delle persone sospettate di aver contratto il virus. E’ IMPORTANTE, quindi, che nessuno si presenti al tendone di propria spontanea volontà. In caso di sintomi e sospetto contagio contattate telefonicamente, non muovendovi da casa, i numeri di emergenza e il vostro medico di base, sarà la ASL a ritenere necessario o meno il tampone e ad informarvi di tutte le procedure da seguire”, avverte il sindaco, Michel Barbet.

TIVOLI, LA SMENTITA DELL’ASL – “In riferimento all’articolo pubblicato sul Messaggero in data 27 marzo, e diffuso anche attraverso i canali social, dal titolo: “Coronavirus, a Tivoli medici bardati con i sacchi di plastica: la foto che indigna” a firma di Stefania Piras, la ASL Roma 5 smentisce la notizia e l’immagine a corredo dell’articolo. Pur nella grande e nota difficoltà di questo momento a livello locale, regionale ma anche nazionale, l’Azienda sta facendo ciò che è necessario per dotare tutti gli operatori degli idonei e necessari dispositivi di protezione individuale. Pertanto smentisce l’articolo e comunica che il Direttore Generale della ASL Roma 5, Giorgio Giulio Santonocito, ha dato indicazioni di aprire un procedimento disciplinare ed ha presentato un esposto alla polizia postale per individuare il soggetto responsabile. La diffusione di questo genere di informazioni, false e pericolosamente allarmanti, non giova alla necessaria tranquillità degli operatori e dei cittadini. L’appello, quindi, è quello di moderare i toni”.

LE MASCHERINE A SUBIACO – “Ritirate oggi, dalla Protezione Civile Centro Radio Soccorso Sublacense, 2500 mascherine che saranno in distribuzione dalle prossime ore. 1000 mascherine monouso sono state consegnate al Comune dalla Regione Lazio e saranno consegnate alle fasce fragili della popolazione, attraverso la collaborazione tra Protezione Civile, Croce Rossa e Area Sociale comunale. 1500 mascherine chirurgiche sono invece state donate al Comune dalla Comunità Evangelica Cinese di Roma e saranno consegnate, per la maggior parte, all’Ospedale “Angelucci” di Subiaco e agli esercizi commerciali attualmente aperti al pubblico, tramite la Polizia Locale”, annuncia il Comune di Subiaco.

Ma, oltre le pur importanti mascherine, il Comune di Subiaco non va sull’ospedale: mentre i municipi confinanti stanno deliberando una richiesta da inviare al Consiglio Regionale per chiedere la riapprovazione della legge sugli ospedali montani, in grado di far riottenere all’Angelucci la classificazione di “ospedale sede di Pronto Soccorso” e, con essa, anche la riapertura del reparto di Terapia Intensiva, chiuso dalla Regione nel 2015, il sindaco sublacense continua a tacere. Ora anche il Comune di Rocca Canterano ha annunciato di voler rispondere all’appello de “L’Aniene”, deliberando la stessa richiesta già votata dai Comuni di Affile, Agosta, Arcinazzo Romano, Canterano, Cervara di Roma, Cineto Romano, Licenza e Olevano Romano.

Basteranno quelle mascherine per coprire le manchevolezze sull’Ospedale di Subiaco?

 

Antonio Sbraga – L’AnienE-News n° 18 – 28/03/2020