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IL COMMENTO – MA IL TRIBUNALE DEL MALATO NEANCHE CITA SUBIACO, L’OSPEDALE PIU’ PICCOLO DEL LAZIO

L’appello al Quirinale di Cittadinanzattiva denuncia giustamente che “l’Ospedale di Palestrina dotato solo di una TAC vetusta, obsoleta e potenzialmente pericolosa per l’utenza, erogando quantità di radiazioni non più accettabili dalla moderna medicina”. Ma stranamente non cita l’Ospedale di Subiaco, che pure ha una Tac con soli 2 strati (6) in più di quella di Palestrina (4) a fronte di quelle da 64 strati che verranno acquistate per Tivoli e Colleferro (e 32 per Palestrina). La particolare, unica situazione di quello che è stato ridotto ad essere l’ospedale più piccolo del Lazio con i suoi appena 30 posti letto per acuti, invece, proprio non viene sfiorata dal Tribunale per i diritti del malato, che negli ultimi 5 anni non ha mai diffuso un solo comunicato stampa di proteste, proposte o denunce sui disservizi, neanche davanti alla decimazione subita dall’Angelucci (-47% dei posti letto) nel 2015. Anzi, il coordinatore sublacense del Tribunale, invece della toga della pubblica accusa contro chi taglia e non assicura i servizi, ha più volte indossato la veste dell’avvocato d’ufficio in difesa di sindaco di Subiaco, Asl e Regione. E, invece di fare il verso a chi ha il potere, più volte ha usato la licenza poetica per comporre rime in lode di chi governa (nella foto l’ultima composizione, pubblicata sui social network nell’aprile scorso, dopo la polemica per la mancanza della Terapia intensiva, poi concessa dalla Regione solo a Palestrina, come adesso l’acquisto della nuova Tac). Domanda a Cittadinanzattiva-Tdm: quel poeta “comunale” è la stessa persona che ora firma l’appello al Quirinale?

 

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