“I cittadini dei 70 Comuni hanno diritto ad un’assistenza moderna e puntuale”
Ci sono “rilevanti criticità nell’Asl Roma 5, difficoltà operative nei 5 Ospedali e nei 5 Distretti, assenza di piano ferie per gli operatori”, denuncia la Cgil Fp Roma, che ha monitorato le liste d’attesa ormai in tilt: “Diciotto mesi per una ecografia, un anno di attesa per una mammografia e oltre un anno di attesa per un’operazione alla cataratta. Non esiste un servizio per i diversamente abili adulti, assenza di Risonanza magnetica. Tre mesi di attesa per un elettrocardiogramma e una visita cardiologica”. Il sindacato ricorda a Regione ed azienda che “i cittadini della ASL RM 5 hanno diritto ad un’assistenza moderna e puntuale e non costretti a rivolgersi agli studi privati a causa delle carenze strutturali della ASL RM 5. Riteniamo utile un’indagine amministrativa sugli studi professionali privati anche al fine di fugare sospetti di commistione. Abbiamo chiesto più volte di intervenire anche con le passate amministrazioni, ma nulla è stato fatto”, conclude la Cgil, che chiede “l’abbattimento dei tempi di attesa per le visite specialistiche e gli interventi, l’ampliamento degli orari dei servizi e degli ambulatori, l’utilizzo funzionale di tutti gli apparecchi diagnostici per l’utenza, un programma di assistenza sanitaria nel nostro territorio domiciliare per gli anziani e i diversamente abili e l’adozione di un piano organizzativo di rilancio ed ampliamento dell’assistenza sanitaria nel nostro territorio”.
LA REPLICA DELL’ASL ROMA 5 – L’azienda scrive che “sono state messe in atto tutte le possibili azioni per il potenziamento dell’offerta, anche attraverso procedure di reclutamento di nuovo personale dedicato specificamente al recupero delle prestazioni sospese nel periodo di emergenza COVID. A tal proposito, dai sistemi di monitoraggio aziendali, risulta recuperato più del 40% delle prestazioni non erogate, grazie al lavoro di squadra degli ambulatori distrettuali ed ospedalieri. L’Azienda informa inoltre l’utenza del fatto che sono in atto diverse azioni che porteranno, in tempi brevissimi, ad un significativo incremento dell’offerta delle prestazioni più critiche per il territorio – visite oculistiche, visite cardiologiche, ecografie. Relativamente alla diagnostica mammografica i percorsi di screening aziendali forniscono una delle offerte più ampie di tutto il panorama regionale, pur garantendo un’offerta aperta al sistema di prenotazione CUP, al di fuori dei percorsi di screening, in quota coerente con le linee di indirizzo regionali di appropriatezza di accesso a tale metodica”. Il direttore generale, Giulio Giorgio Santonocito, ammette che “l’Azienda si è effettivamente trovata in una situazione di difficoltà per carenza di personale medico di varie discipline, che pur cronicamente presente nell’Azienda, si è ulteriormente aggravata negli ultimi mesi, rendendo difficile la ripartenza post-COVID, anche per l’oggettiva difficoltà di reclutamento dei pochi medici disponibili su talune discipline sul territorio regionale”. E, pur scusandosi “con l’utenza per gli inevitabili disagi arrecati”, si dice “tuttavia fiducioso che le innumerevoli attività di reclutamento oggi poste in essere, porteranno, entro la fine dell’anno, ad una saturazione delle dotazioni organiche attualmente carenti”.