Il Tar del Lazio ha condannato “il Comune di Vicovaro al pagamento dell’importo di € 129.350,24 oltre rivalutazione dal marzo 2017 all’attualità e oltre interessi legali”. La seconda sezione bis del Tribunale amministrativo ha infatti accolto il ricorso di un’impresa. Perché “il Comune di Vicovaro – successivamente a un sopralluogo dei Vigili del Fuoco nel corso del quale era stata rilevata la presenza sul territorio comunale, in Piazza dell’Areo n. 9, di un rudere fatiscente in muratura, costituito da n. 3 piani fuori terra con lesioni importanti sui muri perimetrali e spanciamento degli stessi al secondo piano, – aveva ingiunto ai proprietari dell’immobile, di provvedere al “transennamento rigido dell’area interessata, nonché alla posa di ponteggi metallici tubolari atti a sostenere le pareti dell’edificio secondo le prescrizioni impartite dal Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco”. Però “tale ordinanza, rimasta inadempiuta da parte dei proprietari dell’edificio, era stata eseguita dall’impresa di Sante De Santis, che aveva provveduto, nei giorni appena successivi alla notifica del provvedimento, alla apposizione dei ponteggi e al transennamento della zona in cui sorgeva l’immobile pericolante; nonostante il carattere di misura “provvisionale” del provvedimento in questione, che avrebbe dovuto essere seguito dalla demolizione del fabbricato, il Comune di Vicovaro non aveva, però, mai portato a termine il procedimento, non ordinando la demolizione dell’edificio, né versando all’impresa i compensi maturati, al di fuori di un acconto”. Arrecando “un gravissimo danno all’impresa che, non potendo autonomamente rimuovere i ponteggi, per non mettere in pericolo la pubblica incolumità, aveva visto immobilizzati i suoi beni aziendali senza poter percepire alcun compenso, arrivando a maturare un ingente credito, pari, al momento della proposizione del ricorso, ad € 121.147”.