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Ma gli altri immobili della diocesi tiburtina restano abbandonati: l’ex Braschi in fiamme

Mentre l’ex Convitto sublacense finalmente riapre dopo oltre un anno di chiusura, restano però altri immobili di proprietà della diocesi di Tivoli abbandonati da anni nella fatiscenza. Come l’antico palazzo della Missione, il cui tetto ha preso fuoco il 14 agosto scorso, e l’ex Hotel Zia Lidia. Nella struttura, costruita nel 1749, le fiamme hanno distrutto una parte del tetto in legno e distrutto alcuni locali fortunatamente disabitati: “i danni sono ingenti- ha dichiarato il parroco sublacense, don Mariano Licorni- una parte della copertura è pericolante e dovrà essere puntellata. In passato hanno più volte sfondato le porte, che ora mureremo. All’interno abbiamo trovato diverse bottiglie”. I vigili del fuoco, dopo l’intervento che ha salvato il tetto, hanno infatti scoperto ben tre punti di innesco che hanno provocato l’incendio. Già lo scorso anno “L’Aniene” documentò gli atti vandalici contro la struttura di Viale della Repubblica, inaugurata nel 1765, non utilizzata dopo il trasloco del Liceo Braschi, avvenuto una decina d’anni fa. Da vent’anni, invece, è stato abbandonato il cantiere del recupero dell’ex Hotel “Zia Lidia”, in Via del Pino, che doveva essere trasformato in un centro di formazione. Poi la diocesi sublacense venne smembrata e la curia tiburtina non ha più portato avanti i lavori di ristrutturazione. I ponteggi sono arrugginiti, ormai avvolti da una folta vegetazione. La facciata è scrostata, il tetto aggobbito e aperto in alcune parti (ci piove dentro): l’ex albergo, insomma, appare come l’Overlook Hotel del film “Shining”.