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Subiaco da 5 anni attende l’annunciata “Casa della Musica”: mai partiti i lavori

Il progetto venne votato: abbandonato anche il “Bilancio Partecipato”

A Subiaco il monumento ai caduti è ormai quasi risucchiato dai tavolini di un nuovo, attiguo bar, posizionati vicinissimi alle panchine, mentre l’area sottostante è ormai da ben 5 anni ostaggio di un cantiere mai partito. L’ente civico “Casa della Musica Città di Subiaco”, infatti, era risultato il progetto più votato dell’ultima edizione del “Bilancio Partecipato” (quella del 2015: dopo non è più stato bandito dal Comune questa sorta di concorso di idee). “Grazie ad un’intesa tra Comune, Istituto Comprensivo ed Ente Civico le prove inizieranno presso delle Sale nella Scuola di Piazzale delle Arti. Il Comune di Subiaco ha poi stanziato ulteriori risorse per rendere le sale al di sotto del Monumento ai Caduti luogo idonee all’uso artistico entro il prossimo anno”, scrisse nel dicembre 2016 il Comune, che invece non ha mai dato inizio ai lavori. Eppure il cantiere era stato annunciato sin dal 2015: “Diverrà Casa della Musica e delle attività culturali la centralissima sala sottostante il Monumento ai Caduti, presso Piazza Gerardo Lustrissimi. La decisione è stata assunta dalla Giunta comunale con deliberazione n. 126 del 21 settembre 2015”, scrisse il Comune ormai 5 anni fa. Quando venne assicurato, come dichiarò allora il sindaco Francesco Pelliccia, che “lo spazio, centralissimo e strategico, sarà un luogo polifunzionale a disposizione delle attività culturali della Città. Non sarà uno spazio ad uso esclusivo di nessuno ma di tutti coloro che si vorranno cimentare con la musica e con le attività culturali in genere. Il progetto del bilancio partecipato prende dunque corpo concreto ma con un valore aggiunto che l’Amministrazione ha voluto con forza: rendere di nuovo disponibile per tutti i cittadini uno spazio centrale, di valore, anche per altre iniziative culturali”. Ma quello spazio è stato dimenticato sin dal 2011 dall’allora Giunta Angelucci, con un abbandono proseguito con la Giunta Pelliccia, al pari del tanto pubblicizzato istituto del “bilancio partecipato” fermo ormai dal 2015.