Non chiuderà il Tmb di Rocca Cencia, ma è anzi destinato ad ospitare “altri nuovi macchinari” insieme all’altro Tmb Salario e Rocca Cencia. Questo prevede la bozza del nuovo Piano Industriale dell’Ama per i due impianti, dove al momento arriva circa la metà dell’indifferenziata dei romani (il 28% di tutta la spazzatura della Capitale) per essere trattata prima dell’invio in discariche e inceneritori. “Entro il 2019 il Salario sarà riconvertito”, promette l’assessora all’Ambiente, Pinuccia Montanari, correggendo la “chiusura” annunciata fin dalla campagna elettorale. In pratica sarà dismessa la struttura del Tmb, ma nell’area si continuerà a lavorare il pattume per il riciclo e il riuso. Per Rocca Cencia, invece, nessun ripensamento, come specificato dalla stessa sindaca, Virginia Raggi: “Nel territorio di Rocca Cencia ci sono già impianti privati che accolgono rifiuti di tanti comuni circostanti a cui Roma non dice no. Chi ha impianti li faccia lavorare e nel frattempo spingiamo il più possibile sulla differenziata”. Ma sabato 7 un migliaio di cittadini hanno protestato in via Salaria contro i miasmi prodotti dall’impianto di trattamento dell’Ama. Replica della Raggi: “Siamo in un’era di transizione. Non vogliamo continuare all’infinito con i due tmb di Salario e Rocca Cencia ma spegnerli dall’oggi al domani è difficile. L’unico strumento che abbiamo oggi è spingere al massimo sulla differenziata. Ama sta lavorando per creare un’altra tipologia di impianti per il compostaggio e per la differenziazione e separazione delle plastiche in cui non c’è trattamento a caldo, non ci sono fumi né odori”.
1000 TONNELLATE – Al Campidoglio, in commissione Ambiente (dove la minoranza ha polemizzato perché non è stata consentita l’ispezione richiesta) Pietro Zotti, responsabile degli impianti Ama, ha spiegato: “Sono 600 le tonnellate di rifiuto indifferenziato che ogni giorno vengono conferite all’impianto di Salario, 450 quelle trattate e circa 150 la trasferenza. Il Tmb di Rocca Cencia sta ricevendo circa 1.000 tonnellate: 650 lavorate all’interno e la restante parte per la trasferenza”. Ma le misure annunciate sono bocciate dal Pd: “Le espressioni di giubilo con cui i grillini hanno annunciato l’istallazione dei nasi elettronici per il rilevamento degli odori nelle aree Tmb di Rocca Cencia e via Salaria rappresentano l’ennesima presa per i fondelli perpetrata nei confronti dei romani”, commenta il consigliere regionale Emiliano Minnucci (Pd).
“IL RAFFORZAMENTO DI ROCCA CENCIA” – Per gli esponenti del Pd nell’ex Provincia “Il M5S ha tenuto Roma ostaggio di scelte ideologiche e irresponsabili, bloccando il lavoro avviato con la chiusura di Malagrotta. Si doveva procedere con il rafforzamento dell’impianto di Rocca Cencia e poi con il Piano delle aree per discariche e impianti di trattamento. Tutto questo non è stato fatto per precise volontà politiche, delle quali la sindaca Raggi deve assumersi ogni responsabilità. Ora che lo scontro istituzionale con la Regione e gli altri comuni ha portato il M5S romano solo in un vicolo cieco e la Capitale sull’orlo dell’emergenza sanitaria, la Raggi e la sua maggioranza – concludono – devono rispondere del loro comportamento di fronte a tutti i romani e ai cittadini della ex Provincia”.