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Tivoli, ennesima aggressione al Pronto Soccorso Asl: “Presto personale di associazioni accreditate”

Venerdì 9 si è verificato l’ennesimo caso di aggressione agli operatori del pronto Soccorso di Tivoli. E l’Asl Roma 5 cerca di correre ai ripari, annunciando che “saranno previsti all’interno dei futuri lavori di ristrutturazione del Dea, insieme ad una decisa azione di umanizzazione con la collaborazione e la presenza di personale proveniente da associazioni accreditate all’interno delle sale di attesa di ogni Pronto Soccorso aziendale per dare sostegno, consigli, indicazioni sui percorsi alle persone, nei limiti ovviamente della normativa sulla privacy”. Intanto l’aggressore è stato denunciato per danneggiamento a persone e cose e per interruzione di pubblico servizio. L’Asl conferma inoltre “l’apertura di un Audit e il sostegno psicologico agli operatori”. Ma la Uil denuncia anche “le difficoltà derivanti da una ormai cronica carenza organica”, sottolinea il rappresentante territoriale Igino Rocchi.

NUOVI BAGNI –
Nel frattempo si annunciano “interventi migliorativi sui servizi igienici, si parte dall’ospedale di Tivoli per proseguire sulle strutture di tutta l’Azienda- assicura l’Asl Roma 5- Se in una casa il bagno è sporco o inadeguato l’opinione che ci si fa su quella famiglia non è delle migliori. Questo vale anche e soprattutto per gli ospedali. Non è tollerabile che nel 2018 il nosocomio tiburtino metta a disposizione dei cittadini servizi igienici inadeguati, dove in qualche caso mancano i porta carta igienica e i porta saponi, tanto per fare degli esempi. I cambiamenti sono possibili solo se si affronta la realtà con sincerità e consapevolezza e nell’ottica di cercare di offrire al cittadino ambienti più confortevoli. È per questo che questa Direzione sta investendo molto tempo e molta attenzione per cambiare questa situazione. Dopo attenti sopralluoghi e verifiche sono al via interventi di miglioramento e, dove necessario, di ristrutturazione e anche di adeguamento dei bagni alle necessità dei disabili. Si è partiti dall’ospedale di Tivoli. Si tratta di azioni che richiedono tempo e risorse e che si estenderanno ovviamente a tutte le strutture aziendali. Si chiede alla cittadinanza non solo di rispettare un luogo che è di tutti e per tutti ma anche di non esitare a segnalare situazioni di “inadeguatezza” attraverso i canali preposti”. E il 30 ottobre all’ospedale tiburtino sono arrivati anche i carabinieri del Nas, il nucleo per la tutela della salute.