Il quadrante est fa quadrato: “Chiudete Rocca Cencia”. Dopo l’incendio presso il TMB del Salario, “dal quale si è sviluppata una colonna di fumo nero che ha avvelenato l’aria di Roma. Gli scriventi comitati denunciano che la stessa situazione di pericolo e di tossicità per l’ambiente è riscontrabile presso il TMB di Rocca Cencia. Come risultato di anni di battaglie di anni e come da impegni già presi dall’attuale amministrazione comunale, si chiede l’immediata chiusura del sito di Rocca Cencia. La salute pubblica è a rischio quotidiano. Sosteniamo e siamo vicini a chi vive vicino all’impianto del Salario. E noi, come abitanti del VI municipio continueremo ogni azione di lotta volta a raggiungere l’obiettivo della chiusura di Rocca Cencia”. Lo scrivono in una nota l’Unione sindacale di base assieme alle associazioni Asia Torbellamonaca, Associazione Da Est, Comitato Periferie Roma Est, Comitato di Quartiere Belvedere, Associazione di Quartiere Fontana Candida, Consorzio Gaia Domus, Associazione di Quartiere Collina della Pace, Comitato di Quartiere Tor Vergata, Comitato di Quartiere Villaggio Breda, Comitato di Quartiere Arcacci, Comitato di Quartiere Due Leoni Valle Fiorita Capanna MurataComitato di Quartiere Prato Fiorito, Comitato di Quartiere Torre Maura, Comitato inquilini Isveur Torre Maura.
“DISCARICA DI RISERVA” – “In due anni e mezzo il TMB Salario (ma anche quello di Rocca Cencia), anziché ridurre i rifiuti trattati ed essere avviato alla chiusura, ne ha incrementato la lavorazione ben oltre le capacità industriali di trattamento ed è stata trasformata in una discarica di riserva. Una condizione di pericolo più volte denunciata dai residenti, oppressi dalle esalazioni maleodoranti”, denunciano il capogruppo del Pd capitolino Giulio Pelonzi e la consigliera dem Valeria Baglio. E l’architetto Raimondo Grassi, presidente del movimento civico Roma Sceglie Roma, aggiunge: “L’impianto di via Salaria come quello di Rocca Cencia dovevano essere chiusi da questa amministrazione già da tempo e invece il continuo rimpallo di responsabilità tra Comune, Città Metropolitana e Regione Lazio ha lasciato che questi impianti continuassero ad avvelenare l’aria creando gravi danni di salute ai romani”.
BOCCIATA DALL’ARPA – Anche per l’Agenzia regionale per l’ambiente Rocca Cencia ormai è una discarica. Non più un Tmb, utile al trattamento meccanico biologico dei rifiuti: è questo, in sintesi, il parere dell’Arpa Lazio sul contestato impianto Ama. Il documento è sul tavolo della Conferenza dei servizi regionale che dovrà stabilire se rinnovare o meno al sito romano l’Aia, l’autorizzazione integrata ambientale. Le “rilevanti criticità” emerse dai controlli del 2016 dell’agenzia bocciano in toto la gestione del Tmb: produce rifiuti “che presentano ancora caratteristiche di putrescibilità”, l’immondizia non è “biologicamente stabile”, andrebbe riprocessata per essere correttamente smaltita. Da qui le forti «emissioni odorigene moleste» le chiama l’Arpa, per i quartieri di Roma nord-est sono le insostenibili esalazioni con cui convivono da anni. Cattivi odori derivanti anche dalla mal-gestione dello stoccaggio dei rifiuti nel sito, «con planimetrie difformi da quanto autorizzato», senza divisione per ogni tipologia di scarti, seppur prescritto dal Piano Rifiuti come dalle leggi italiane ed europee. È in base a questo parere negativo che la Regione ora ha imposto all’Ama le misure correttive: o migliora l’impianto o niente permessi per il 2019.