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Asl Roma 5, soppressione a fine anno? Per il 118 “Tivoli e Subiaco esclusi dalla Provincia”

Gli accorpamenti delle Asl romane sono in ritardo di 17 mesi. L’abrogazione di 2 delle attuali 6 aziende romane, infatti, attesa sin dal 2017, dovrebbe scattare entro la fine dell’anno. Ma non è ancora dato sapere con quali modalità. Eppure i decreti del 2016 dettavano che, “dal 1° luglio 2017, le Asl sono rideterminate come segue: Asl Rm1 e Asl Rm2 per il territorio di Roma e Asl Rm3 e Asl Rm4 per il restante territorio della Città metropolitana di Roma” sopprimendo, quindi, le attuali Asl Roma 5 e 6. Però poi, nel settembre 2017, con il decreto 412 si è preferito rimandare: “la Regione intende dare attuazione alla legge approvando un nuovo riassetto con 4 Asl per l’intera area metropolitana di Roma rispetto alle 6 attualmente presenti. In merito alle tempistiche indicate dalla Legge regionale, si fa presente che il 2017 rappresenta un anno di transizione su cui costruire un percorso di ulteriore accorpamento che verrà attivato nel 2018”. In attesa di sapere come finirà l’Asl Roma 5, l’Ares 118 intanto si porta avanti con il lavoro, escludendo i Distretti di Tivoli e Subiaco dall’Area Metropolitana di Roma ed accorpandoli all’Unità Lazio Nord insieme a Civitavecchia (prove tecniche di fusione Asl Roma 4 e Asl Roma 5? Le due Asl di Civitavecchia e Tivoli sono già amministrate da un anno dallo stesso direttore generale-commissario Giuseppe Quintavalle…). Nel nuovo atto aziendale dell’Ares 118, infatti, l’Unità Roma Area Metropolitana “copre il territorio di Roma e provincia, con l’esclusione dell’area di Civitavecchia e Tivoli” perché hanno un prefisso diverso dallo 06 dell’hinterland capitolino. Quindi l’Unità Lazio Nord “avrà un bacino d’utenza di circa 783.000 abitanti e copre il territorio della provincia di Viterbo, di Rieti e dell’area di Civitavecchia e di Tivoli”.