Ponte Lucano, nuovo rinvio per colpa delle assenze di Regione ed ex Provincia

Nuovo rinvio per la scelta delle soluzioni tecniche necessarie all’;eliminazione del muro di Ponte Lucano. L'assenza al tavolo tecnico, convocato dal Comune di Tivoli, sia della Regione Lazio che della Città Metropolitana di Roma Capitale ha impedito di affrontare nel merito le soluzioni proposte, tra cui il dragaggio del letto del fiume, la pulizia delle sponde e la proposta di installazione di paratie presentata dal professor Ubertini nello studio di fattibilità. “Invitiamo la Regione Lazio, che ha le principali competenze per le opere necessarie all’ eliminazione del muro, a incontrare il Comune di Tivoli e gli altri enti interessati per finanziare e avviare finalmente i lavori – hanno commentato il sindaco, Giuseppe Proietti, e il presidente del Consiglio comunale, Maria Rosaria Cecchetti- L’Amministrazione comunale di Tivoli ha fatto molto in questi ultimi anni, facendosi carico anche di finanziare lo studio di fattibilità del professor Ubertini. Riteniamo che, nell’ interesse di tutta la collettività, la Regione Lazio debba assumersi le proprie responsabilità, dando finalmente seguito agli impegni presi nel protocollo di intesa del 2005. Per questo
invieremo una richiesta formale al presidente Nicola Zingaretti, augurandoci di avere presto la
risposta che tutti i cittadini di Tivoli attendono".
ACEA – Per quel che riguarda i lavori di adeguamento dell’ impianto di depurazione di Ponte Lucano e del nuovo collettore di adduzione necessario alla risoluzione dei problemi di smaltimento delle acque meteoriche nell'area di Ponte Lucano e nel quartiere di Villa Adriana, Acea ha comunicato che, a seguito della approvazione definitiva della variante al piano regolatore da parte del Comune di Tivoli di marzo 2018, è stata completata la fase di progettazione dei lavori ed entro l'estate sarà pubblicata la gara d'appalto, con previsione di apertura dei cantieri a gennaio del prossimo anno.
MINISTERO – In merito ai lavori di riqualificazione e restauro del Mausoleo dei Plauzi, finanziati per 2,3 milioni di euro dal Ministero per i beni e le attività culturali, sono in fase di risoluzione i problemi tecnici legati al piano di sicurezza e di evacuazione del cantiere in caso di esondazione
dell'Aniene che finora hanno impedito l’ avvio delle attività.