Il Campidoglio proroga di un anno la convenzione del Programma di riqualificazione Priu Borghesiana, stipulata a dicembre 2004, tra Roma Capitale e il consorzio edilizio Conedit e successivo subentro della Società Di.Ma.Costruzioni attualmente in stato di fallimento. Una decisione presa per “garantire la realizzazione degli interventi pubblici previsti a tutela del diritto del territorio e dei suoi cittadini. Questo l’interesse prioritario dell’Amministrazione e questo l’obiettivo della delibera, approvata dalla Giunta capitolina”, dichiara l’Assessorato all’Urbanistica di Roma Capitale. Dal quale così si motiva la decisione: “Con il provvedimento l’amministrazione, prendendo atto del fallimento del consorzio, definisce la proroga della convenzione per un tempo non superiore a 12 mesi necessario all’espletamento della procedura competitiva di alienazione e alla predisposizione di tutti gli atti propedeutici alla sottoscrizione di una nuova convenzione con il soggetto aggiudicatario così da garantire tutti gli interventi pubblici da realizzare. Tra gli interventi previsti dal Programma di riqualificazione ci sono le opere di urbanizzazione primaria per circa 5 milioni di euro che riguardano viabilità, fognatura, rete idrica e verde pubblico e le opere di urbanizzazione secondarie per circa 3,6 milioni di euro che riguardano verde pubblico, parco pubblico, Caserma dei Carabinieri”.
STAZIONE CC A CASTELVERDE – “Il Municipio Roma VI delle Torri – spiega il presidente del VI Municipio Roberto Romanella – nell’ambito della propria attività di rilancio delle periferie, volta ad aumentare le condizioni di sicurezza ed eliminare le situazioni di degrado, ha individuato la possibilità di realizzare una Stazione dei Carabinieri a Castelverde all’interno del Programma di Riqualificazione Urbana ‘Borghesiana’. A tal fine, con propria memoria di Giunta, ha espresso parere favorevole in ordine alla realizzazione di uno stralcio funzionale all’interno del Comparto ‘Z2’ del citato Programma da destinare a Stazione dei Carabinieri e relativi alloggi, richiedendo alla Giunta Capitolina di prorogare la durata della Convenzione tra il Comune di Roma e la Conedit in modo da poter disporre del tempo necessario allo studio dell’iter tecnico-amministrativo che condurrà al raggiungimento di un importante risultato per il Municipio VI”.
NO AL CENTRO ANZIANI – “L’interesse dell’Amministrazione è garantire al territorio la riqualificazione prevista a tutela delle effettive necessità dei cittadini. Proprio per questo – sottolinea l’assessore all’Urbanistica Luca Montuori – è stata accolta la proposta avanzata dal Municipio VI che prevede di modificare la destinazione d’uso dell’opera pubblica da ‘Centro anziani’ a ‘Caserma dei Carabinieri’ e integrare quindi concretamente il programma di riqualificazione con i bisogni effettivi”.
PRIU ANCHE PER CASE ROSSE – I programmi Priu riguardano anche Case Rosse, Pigneto ed Esquilino. I fondi del governo per i cantieri sono pronti, ma le riqualificazioni sono ferme da anni. L’allarme era stato lanciato dai giornali nel novembre scorso: i fondi sono stati stanziati ma il Campidoglio non ha ottenuto le proroghe dei progetti dal ministero delle Infrastrutture. O meglio: non li ha chiesti. Così almeno era stato scritto sei mesi fa in una verbale della riunione del Collegio di Vigilanza che fa capo al Dipartimento Programmazione e Attuazione Urbanistica sugli accordi dei Programmi di Riqualificazione Urbana. Per i piani di riqualificazione urbana la cifra complessiva era, all’inizio degli anni Novanta, di 327 milioni di euro di finanziamenti, dei quali 89 pubblici e 238 privati. Il verbale del 30 maggio iniziava, infatti, chiedendo con urgenza «un contatto a livello apicale tra le Amministrazioni (Capitolina e Ministero delle Infrastrutture) al fine di porre attenzione almeno a quelle opere pubbliche che sono in una fase avanzata di progettazione esecutiva e che potrebbero essere appaltate verosimilmente in tempi brevi entro il termine di un’eventuale ulteriore proroga ministeriale per non vanificare le attività fino ad ora poste in essere dall’amministrazione capitolina».