Tivoli e Subiaco, progetti antincendio a corto di liquidità: “Occorrono altri 832 mila euro”

Progetti antincendio a corto di liquidità (servono altri 832 mila euro), oltre che in ritardo di ben 2 anni, per gli ospedali di Tivoli e Subiaco. La Regione, infatti, ha annunciato gli stessi interventi, per ben due volte nel giro di 2 anni, anche se ha deliberato i finanziamenti solo nell’aprile scorso con 26 mesi di ritardo: i cantieri ancora non partono, non bastano i fondi stanziati e, nel frattempo, l’ospedale di Tivoli (Subiaco no) è costretto a continuare a pagare la società esterne che fornisce le squadre degli addetti antincendio in 3 diversi turni di servizio per una copertura h24 delle corsie, ancora da mettere a norma ben 34 mesi dopo il primo annuncio regionale, che risale al 2016.

1° ANNUNCIO – Il 23 febbraio 2016 l’annuncio di “un nuovo importante passo in avanti nell’operazione di rinnovamento del sistema della salute del Lazio. Dalla Regione un intervento da 9 milioni per ampliare e completare i sistemi antifumo e antincendio in 20 ospedali del Lazio”. Di cui 7 a Roma (“un investimento da 4,5 milioni per i seguenti ospedali: S. Spirito; S. Eugenio; Grassi di Ostia, Centro Paraplegici Ostia; S. Camillo; S. Giovanni; S. Andrea”), 5 nella provincia romana (“1,2 milioni: Civitavecchia, Tivoli, Subiaco, Frascati e Anzio”).

2° ANNUNCIO – Identico al precedente del 23 febbraio 2016, ma diramato il 9 aprile scorso dalla Regione. “Approvata una delibera per l’adeguamento e la realizzazione di nuovi impianti antincendio negli ospedali e nei presidi sanitari regionali. Il finanziamento totale è pari a 8.924.531,06: di questi, circa 450mila saranno a carico della Regione Lazio. Si tratta di finanziamenti immediatamente operativi e ripartiti per ciascuna Azienda Ospedaliera”. Ossia gli stessi fondi attesi da oltre 2 anni: Grassi (950 mila euro), San Giovanni (885), San Camillo (725), Sant’Eugenio (733), Sant’Andrea (600), Rieti (601), Latina (597), Viterbo (543), Santo Spirito e Fondi (403), Formia (395), Sora (367), Frascati (325), Alatri (282), Civitavecchia (262), Tivoli (236), Cpo Via Vega (162), Anzio (156), Subiaco (147) e Tarquinia (146).

TIVOLI: SERVE MEZZO MILIONE – L’Asl Roma 5 ha appena deliberato “di richiedere alla Regione Lazio finanziamento dedicato per euro 532.244”. Perché non bastano i 236 mila euro attesi dal 2016: “nello stesso progetto preliminare si è provveduto ad individuare un primo lotto funzionale recante gli interventi ritenuti più urgenti e necessari, sino al raggiungimento del quadro economico di euro 236.167”. Ma, avverte l’Asl, “questo primo lotto funzionale di lavori, finanziato dalla Regione Lazio, non risulta sufficiente alla realizzazione dell’impianto di rivelazione e allarme in tutti gli ambienti dell’intero ospedale, così come previsto dalla norma”.

SUBIACO: MANCANO 300 MILA € – Anche per il nosocomio sublacense l’Asl ha dovuto chiedere alla Regione l’erogazione di 300 mila euro. Perché “il progetto preliminare e relativi elaborati riguardanti il completamento dell’impianto rilevazione incendi, esteso all’intero complesso Ospedaliero di Subiaco, è di complessivi € 448.327”. E, in mancanza di fondi, nel “progetto preliminare si è provveduto ad individuare un primo lotto funzionale recante gli interventi ritenuti più urgenti e necessari, quali il ripristino della funzionalità ed il completamento dell’impianto già esistente al piano seminterrato la messa in esercizio della centrale unica di emergenza al piano terra e la realizzazione dell’impianto nelle aree dei due piani ove questo non è presente, sino al raggiungimento del quadro economico di € 147.619”. Però, ammette l’Asl Roma 5, “questo primo lotto funzionale di lavori, finanziato dalla Regione Lazio, non risulta quindi sufficiente alla realizzazione dell’impianto di rivelazione e allarme in tutti gli ambienti dell’intero ospedale, così come previsto dalla norma”. E, dunque, l’azienda sanitaria ha dovuto “richiedere alla Regione Lazio finanziamento dedicato per € 300.709”.