“Ci sorprende l’azione unilaterale di Cotral che, con un ordine di servizio non concertato con i sindacati, ha esteso la verifica del titolo di viaggio anche per gli autisti che guidano su linee ad alta frequentazione. Si tratta di una decisione insostenibile per i lavoratori: chiediamo una convocazione urgente, altrimenti metteremo in campo forti azioni di protesta, non escludendo lo sciopero”. E’ quanto minacciano il segretario generale della Fit-Cisl di Roma e Lazio, Marino Masucci, e il segretario regionale responsabile del dipartimento Mobilità Fit-Cisl di Roma e Lazio, Roberto Ricci, per i quali “è impensabile che gli autisti Cotral, che hanno a che fare con linee frequentatissime e sono esposti anche a pericoli sotto il profilo della sicurezza, abbiano un ulteriore compito incompatibile con la guida dell’autobus, come il controllo del biglietto. Il problema andrebbe affrontato in modo lungimirante come in alcuni Paesi europei, con la vidimazione elettronica e un allarme acustico per chi passa senza pagare”. Intanto Cotral, che ha chiuso il bilancio con un utile netto di 30 milioni 790 mila euro, quantifica che la lotta all’evasione tariffaria “ha generato un aumento dei ricavi dalla vendita di biglietti Cotral di 7 milioni di euro”. E annuncia che nel nuovo Piano industriale “sono previsti investimenti per 140 milioni di euro, dei quali circa 40 per gli impianti e l’information technology e oltre 100 per l’acquisto di nuovi 480 autobus (grazie alle procedure di gara recentemente aggiudicate)”.