Da uno spazio urbano per i pedoni è ormai diventata una strada per le automobili. A Subiaco, in via Baden Powell, è il tratto che costeggia il fiume Aniene e arriva in prossimità della scuola media Angelucci. C’è tanto di divieto di accesso ma, come mostra la foto, le auto entrano e passano indisturbate, costringendo i poveri pedoni a farsi da parte. A bloccare gli automobilisti incivili una volta c’era una catena che sbarrava il passaggio ma ora è scomparsa. E così il via vai di automobili e mezzi è quotidiano. Ma, oltre al danno, c’è la beffa, perché all’ingresso di via Baden Powell campeggia un cartello dove si ricorda che in quel punto c’è il centro raccolta del progetto “Città dei bambini”. La storia di questo progetto risale al settembre del 2016 quando il vice sindaco, Enrico De Smaele, e una dipendente comunale volarono in Spagna a Pontevedera per studiare la Città dei bambini dove “da 11 anni – scriveva allora il Comune di Subiaco – non ci sono morti stradali, in cui i cittadini si sono riappropriati degli spazi urbani, in cui i bambini hanno riconquistato molta autonomia, in cui sono state abbattute le barriere architettoniche e la qualità della vita è migliorata in maniera sensibile. Obbiettivo dell’amministrazione comunale di Subiaco è valutare quali soluzioni possano essere applicate nella nostra città”. Ma a Subiaco, a distanza di 3 anni, invece, uno dei pochissimi spazi urbani destinato ai pedoni è tornato di proprietà delle auto, anche a causa degli inesistenti controlli.