L’acquedotto Peschiera del Reatino “pescherà” 224 milioni di euro di ristoro ambientale da Regione, Città Metropolitana di Roma ed Acea Ato 2 e gli acquedotti della Valle dell’Aniene, invece, resteranno a bocca asciutta. Approvata la convenzione per la gestione dell’interferenza idraulica del sistema acquedottistico Peschiera–Le Capore, tra Ato2 Roma e Ato3 Rieti. La firma dell’accordo da parte del sindaco di Roma–Città metropolitana e del presidente della Provincia di Rieti ha risolto il nodo dell’interferenza d’ambito che, per oltre 20 anni, ha caratterizzato il rapporto tra l’area reatina e Roma Capitale con la sua Provincia che hanno usufruito della risorsa idro-potabile di una delle più grandi fonti d’Europa, quella appunto del Peschiera–Le Capore. Da queste 2 fonti reatine, infatti, Acea preleva complessivamente 424 milioni e 319 mila metri cubi di acqua (277 dal Peschiera e 147 da Le Capore). Ma, dalle 3 sorgenti della Valle dell’Aniene, Acea preleva 145 milioni e 459 metri cubi di acqua (124 dall’Acqua Marcia di Agosta, Arsoli e Marano, 11 dal Pertuso di Trevi e Filettino e 10 dall’Acquoria di Castel Madama-Tivoli), pari a un terzo dei volumi captati nel Reatino. Applicando gli stessi criteri contabili seguiti per il Reatino, quindi, Regione, Roma Capitale ed Acea dovrebbero riversare sulla Valle dell’Aniene circa 75 milioni di euro come “ristoro ambientale” del prossimo trentennio. Invece della Valle dell’Aniene nessuno parla, nemmeno i sindaci del comprensorio, che fanno parte della stessa Conferenza dei Sindaci dell’ex Provincia, la quale ha “approvato lo schema di convenzione per il contenzioso ATO 2- ATO 3, sorgenti Capore e Peschiera. Lo schema di convenzione prevede un ristoro di 7 milioni di euro per l’anno 2018 e per l’anno 2019 e di 7.5 milioni di euro per gli anni successivi”.
I COMMENTI – “I Sindaci della provincia di Roma e di Rieti – dichiara la sindaca metropolitana Virginia Raggi – hanno raggiunto un accordo che può soddisfare le esigenze dei cittadini che vedono riconosciuti importanti investimenti per la tutela dell’ambiente, mettendo in sicurezza le sorgenti e per la manutenzione delle stesse. Quando le Istituzioni lavorano assieme è la migliore garanzia per raggiungere risultati a vantaggio dei cittadini che amministriamo”. Per Fabio Refrigeri, assessore regionale alle Infrastrutture, Politiche abitative ed Enti locali, “questa firma segna un risultato storico e la conclusione di un percorso difficile, irto di ostacoli, che la Regione Lazio ha iniziato, perseguito ed affrontato con caparbietà, ascoltando gli interlocutori, e prestando il massimo dell’attenzione istituzionale ed ambientale. Grazie a questa convenzione l’Ato3 Rieti otterrà circa 224mln di euro in 30 anni, fondi destinati ad opere fognarie, di depurazione, di collettamento e di relativa manutenzione: tutto questo a tutela della qualità della risorsa idro-potabile trasferita ai cittadini romani e della provincia”. Anche per il presidente della Regione, Nicola Zingaretti, è una “Svolta storica per il reatino e le sue fonti del Peschiera–Le Capore. Risolta l’interferenza d’ambito con un accordo epocale che stabilisce il ristoro ai Comuni della provincia di Rieti per un ammontare complessivo di 224mln € in 30 anni. In questo modo, l’Ato 3 ed i suoi Comuni vedono così definito il sostegno economico a tutela della più importante fonte di approvvigionamento del Lazio che ha servito per tanti anni i Comuni facenti parte di Ato2, ovvero Roma Capitale ed Area Metropolitana. Al centro dell’accordo il concetto di mutualità: ovvero, al di là dei territorialismi, esso riguarda l’intera regione e, in questo modo, la misura va in favore di Ato3 come di Ato2, ovvero a favore anche dei cittadini della Capitale e dell’Area Metropolitana che beneficiano della qualità del Peschiera–Le Capore. Non si può lasciare la tutela della risorsa agli eventi della natura, ma deve essere garantita dagli investimenti e, dunque, dagli interventi umani. Introdotto un Comitato di controllo e monitoraggio del vincolo di destinazione delle somme corrisposte dall’Ato2 all’Ato3. Ato3, tra l’altro, si impegna a rendicontare a cadenza biennale l’utilizzo delle somme erogate da Ato2. Qualora queste non dovessero essere totalmente utilizzate, l’Ato2 s’impegna ad utilizzarne le differenze, al fine di mitigare il costo della tariffa in bolletta”.