Subiaco, la Regione “commissaria” il Comune per la “Mancata esecuzione delle ordinanze di demolizione”

La Regione Lazio ha attivato i poteri sostitutivi nei confronti del Comune di Subiaco, avviando la nomina di un “commissario ad acta per l’esecuzione di provvedimenti comunali relativi ad opere e manufatti abusivi eseguiti in Contrada Cerasolo”. Già nel luglio scorso “la Regione, posto che per alcune delle ordinanze non risultava presentata alcuna istanza per permessi di costruire in sanatoria”, aveva “diffidato il Comune di Subiaco ad ottemperare alle ordinanze allo stato eseguibili entro 60 giorni dal ricevimento della diffida avvertendo che in difetto avrebbe provveduto a predisporre la Proposta di Deliberazione di Giunta Regionale per l’esercizio dei poteri sostitutivi”. Poi, nell’ottobre scorso, “la Regione, prendendo atto dell’assenza di comunicazioni da parte del Comune di Subiaco a seguito della diffida regionale ha rammentato al Comune i profili di inerzia/inadempimento”. Però “non risultano nel frattempo pervenute comunicazioni a riguardo da parte del Comune interessato”, scrive la Regione che, pertanto, “presume l’inerzia del Comune ad agire in merito per la mancata esecuzione delle ordinanze 162/2005 del 08/11/2005 e 23/2008 del 09/02/2008, di demolizione degli abusi edilizi accertati in Contrada Cerasolo”. Ora “Il Presidente della Regione Lazio provvederà alla nomina di un Commissario ad acta, con l’incarico di “provvedere all’effettiva esecuzione delle ordinanze di demolizione nn. 162/2005 del 08/11/2005 e 23/2008 del 09/02/2008 degli abusi edilizi accertati e delle ulteriori eventuali opere abusive nel frattempo eseguite sulle unità immobiliari, oggetto delle ordinanze, site in Contrada Cerasolo, Subiaco, concludendo le relative procedure e adottando tutti gli atti repressivi, sanzionatori e di ripristino dello stato dei luoghi consequenziali previsti dalla legge, ivi compresa l’eventuale acquisizione di beni e aree di sedime a favore della Regione, previa verifica dell’avvenuto adempimento da parte del Comune”.