Pazienti in fuga obbligata dalle strutture dell’Asl Roma 5 persino per le emergenze-urgenze: 4 accessi su 10 eseguiti dai residenti dei 70 Comuni, infatti, nel 2018 sono stati effettuati in altri Pronto Soccorso: “La mobilità passiva rappresenta il 40.60% della domanda espressa dai residenti. una quota che risulta anno dopo anno in crescita modesta ma costante (nel 2007 ammontava al 32.0%). Nell’emergenza la mobilità passiva si attesta su una percentuale certamente inferiore a quella registrata nell’ambito dell’acuzie (ricoveri 74,4%) ma che è comunque ragguardevole anche in considerazione del carattere urgente di questo tipo di domanda”, sottolinea l’Asl.
TIVOLI 2° PER ATTESE +LUNGHE – Nel 2018, secondo i dati del Dipartimento d’Epidemiologia, le attese medie più lunghe del Lazio si sono registrate all’ospedale Oftalmico (un’ora e 7 minuti), Tivoli (2° con un’ora e 6 minuti) e terzo il policlinico Casilino. Tivoli risulta anche al sesto posto nella classifica regionale delle permanenze medie più lunghe con 4 ore e 38 minuti. “La difficoltà degli Ospedali ad assorbire le urgenze è legata alla carenza di posti letto acuti ordinari, nel 2018 circa un terzo del fabbisogno stimato in base alla popolazione”, ammette l’Asl Roma 5.
PIU’ CODICI GIALLI – “Da segnalare che gli Ospedali della Asl Roma 5 hanno una proporzione di codici gialli decisamente superiore alla media regionale. Il fenomeno riguarda in particolare i P.S. di Tivoli e Subiaco”.
“SUBIACO RIFIUTA I RICOVERI” – Nei 5 Ps dell’Asl Roma 5 “la proporzione di pazienti cui viene proposto il ricovero è inferiore a quanto registrato mediamente nella Regione Lazio. Fa eccezione iI Presidio di Subiaco soprattutto per il fatto che il rifiuto ricovero assume una proporzione (oltre il 20%) decisamente troppo elevata”.
TRASFERIMENTI OLTRE LA MEDIA” – Per gli “Ospedali della Asl Roma 5 i trasferimenti dal PS in continuità di soccorso avvengono in una percentuale decisamente superiore a quanto rilevato nella Regione Lazio. Il dato è eclatante per l’Ospedale di Subiaco. Il fenomeno riguarda comunque anche gli altri Presidi. compreso quello di Tivoli che pure è sede di un DEA di I livello”.