A Tivoli si è fermato il cantiere per la ristrutturazione del nosocomio: la ditta appaltatrice ha riconsegnato le chiavi all’Asl, alla quale chiede “danni derivanti dal ritardato pagamento dei Sal già contabilizzati per complessivi 818.966 euro”. E così l’appalto da 6 milioni e 638 mila euro, già in ritardo di 10 mesi (nell’aprile 2017 l’Asl aveva annunciato un “cronoprogramma di 18 mesi”), resta interminabile (va avanti da ben 12 anni). A Subiaco, invece, gli annunciati lavori per l’elisuperficie e il rinnovamento del Pronto Soccorso non sono proprio iniziati. Con buona pace degli annunci Asl (“Il 10 giugno sono stati consegnati i cantieri e iniziata la predisposizione tecnica per l’avvio dei lavori al Pronto Soccorso. Stessa data per l’inizio dei lavori per l’Elisuperficie”) in oltre un mese i due cantieri sono assolutamente fantasma. Per l’elisuperficie, come dimostra la foto in alto, è stata solo recintata l’area, ma non s’è mai vista neanche l’ombra di un mezzo o un lavoratore (c’è solo il cartello). Peggio ancora per i lavori al Pronto soccorso, che dovrebbe essere traslocato nell’attuale locale che ospita il bar, ancora ben lontano dal traslocare. Dovrebbe essere allocato in una parte dell’attuale Laboratorio analisi, con l’ex chiosco-bar di Tivoli smontato e abbandonato da un anno ormai dietro al cantiere fantasma dell’elisuperficie (foto al centro). L’estate scorsa, infatti, per l’affidamento dell’intervento “di smontaggio del modulo prefabbricato” l’Asl Roma 5 ha deliberato una spesa di ben 46mila e 726 euro. Spendendo per “i lavori per intervento di smontaggio del modulo prefabbricato, sistemazione e ripristino dello stato dei luoghi e trasporto presso l’ospedale di Subiaco per euro 38.300 oltre iva”. Ma, ora che servirebbe all’ospedale di Subiaco, l’Asl invece preferisce ricavare il bar all’interno dell’attuale Laboratorio analisi, spendendo altri fondi per l’adeguamento dei locali.