A Corcolle? “Cor bus nuovo”. I pullman di nuova generazione in servizio anche nel quadrante est di Roma per il quartiere di Corcolle. La sindaca di Roma Capitale, Virginia Raggi, insieme al presidente Atac Paolo Simioni, l’assessora alla Città in Movimento Linda Meleo e al presidente del Municipio VI Roberto Romanella hanno presentato i nuovi bus che serviranno questa zona del quadrante est della città. Fanno parte di una tranche di 30 mezzi arrivati nelle ultime due settimane al deposito di Tor Sapienza. In tutto sono 90 i nuovi autobus arrivati a settembre nelle rimesse Atac: 44 a inizio mese e 46 questa settimana. Una flotta che si aggiunge agli 80 mezzi entrati in servizio ad agosto. “Continuiamo a rinnovare e a rendere più efficiente il servizio di trasporto pubblico. Le vetture sono parte del pacchetto di 227 mezzi acquistati su piattaforma Consip. La flotta continua a crescere: in un mese e mezzo abbiamo messo su strada 170 nuovi bus, soprattutto nelle periferie ed entro ottobre completeremo la fornitura. Senza dimenticare i nuovi acquisti già fatti e gli ordinativi previsti nei prossimi mesi”, dichiara la Sindaca di Roma, Virginia Raggi. “I nuovi bus andranno a potenziare linee di collegamento importanti come la 508 (Mondavio-Ponte Mammolo), a beneficio di tutti gli utenti della zona. Stiamo destinando risorse significative al rinnovo e rilancio del servizio di trasporto pubblico, per ringiovanire un parco mezzi che sconta un’età media di 12 anni. Con i nuovi arrivi stiamo già facendo importanti passi in avanti”, aggiunge l’assessora alla Città in Movimento, Linda Meleo. La fornitura prevede complessivamente 227 bus, 116 a gasolio (euro 6) da 12 metri e altri 20, sempre a gasolio da 10 metri. Le altre 91 vetture, da 12 metri, sono a metano. I mezzi sono a due e tre porte, hanno tutti la pedana manuale e il posto per i portatori di disabilità e offrono fino a 109 posti (i 12 metri a gasolio). Tutti i mezzi sono dotati di impianto antincendio, videosorveglianza, climatizzatori, sistema Avm di localizzazione e conta passeggeri, monitor multimediali e cartelli indicatori a led. I mezzi sono coperti da una garanzia di cinque anni.
IL PARCO-MACCHINE – La flotta a disposizione della municipalizzata resta però ancora vecchia e inadeguata, ben lontana dal poter ogni giorno mettere in strada quei 1.600-1.700 mezzi necessari ad adempiere alle previsioni del contratto di servizio in vigore con il Campidoglio. Complessivamente l’azienda di via Prenestina conta su una flotta di 1.937 autobus, a cui vanno aggiunti 164 tram e 30 filobus. Ma prima della fornitura di questi mesi, ancora da completare, meno di cinquecento dei mezzi disponibili sono stati acquistati e messi in strada negli ultimi dieci anni. Sono quindi oltre 1.400 i bus con oltre dieci anni di servizio, quasi tre su quattro: tra questi, 300 sono prossimi alla soglia del milione di chilometri percorsi. In questa situazione l’Atac riesce in media a far uscire quotidianamente dei depositi circa 1.300 bus, di cui quasi 300 interrompono il servizio in anticipo a causa di guasti di vario tipo, in gran parte dovuti a usura, manutenzione insufficiente e pezzi di ricambio sempre più difficili da trovare per le vetture con il maggior numero di anni sulle spalle. Nella prima metà dell’anno si è già registrato un calo del servizio di bus (meno 0,5 per cento) e tram (meno 2,2) addirittura rispetto allo stesso periodo del 2018, che pur era stato abbondantemente insoddisfacente.
IL MONITORAGGIO – Un lavoratore su quattro (2.888 su 11.346, secondo un report del 2018) ha in tasca la licenza per assistere un famigliare invalido, mentre la media nazionale nel settore privato è del 3,15%. Otto volte di meno. Una circolare firmata dalla direzione del Personale il 12 agosto scorso ha avviato un monitoraggio serrato sia sui certificati pediatrici dei figli dei dipendenti che sui permessi 104 che permettono di assentarsi per aiutare un parente disabile. Oltre alle ispezioni, il direttore delle Risorse Umane, ha inoltrato a tutti i beneficiari della legge 104 una disposizione che chiede, a partire dal primo settembre, di compilare un «nuovo modulo» con «una serie di informazioni che è necessario fornire allo scopo di confermare l’esistenza dei requisiti richiesti dalla normativa vigenge per la legittima fruizione dei permessi ex legge 104 e, nel contempo, di consentire ad Atac la verifica degli stessi». Ai dipendenti verrà quindi chiesto di dichiarare che «nessun altro familiare» beneficia della 104, che la persona assistita «non è ricoverata a tempo pieno», se «il disabile risiede ad oltre 150 km», «se l’assistito è il figlio, che l’altro genitore benefici dei permessi alternativamente» all’interessato. Su tutte queste dichiarazioni, si procederà poi alle «verifiche».