“Casal Bertone dice basta: sono 12 anni che sono bloccate le opere pubbliche annunciate”

Tre mesi dopo la visita di Papa Francesco in piazza Santa Maria Consolatrice c’è ben poco da consolarsi: “Casal Bertone dice basta!”. E centinaia di firme sono state raccolte “per l’interpellanza popolare alla sindaca Virginia Raggi”. Perché il quartiere attende ancora “da 12 anni le opere pubbliche utili al quartiere (nuovo mercato rionale, casa del quartiere, area verde, arco di Casal Bertone) sono bloccate”, denuncia il Comitato di Casal Bertone. “Una delle più importanti richieste dai cittadini e previste dall’Accordo di programma del 2007 è la Casa del Quartiere- spiegano al Comitato- Sede delle associazioni e realtà sociali del quartiere e cuore dell’attività culturale del quartiere, ma oggi è un parcheggio e ancora non è stato nemmeno rilasciato il permesso di costruire. L’ennesima vergogna che subiamo da dodici anni!”. Per non parlare del mercato coperto, anche quello “lo aspettiamo da oltre 10 anni- sottolineano al Comitato- Resta un cantiere abbandonato, in cui ruggine e incuria mettono a rischio le persone, le strutture e i ritrovamenti archeologici”. La lunga attesa non riguarda solo le grandi opere, ma anche quelle piccole. E finanche la “frequenza ridicola dell’autobus 545, quello che collega il nostro quartiere con la stazione Tiburtina, l’Università La Sapienza e il Policlinico Umberto I. Continuiamo a chiedere, come abbiamo fatto qualche mese fa in un’assemblea pubblica, che siano aumentati i bus a disposizione e che ci sia una frequenza degna del 545 per i cittadini e studenti di Casal Bertone”. Proprio per gli scolari più piccoli i volontari del quartiere hanno “ripulito il piazzale della scuola dell’infanzia ed elementare Randaccio e l’angolo di via Pittaluga per garantire a tutte le bambine e i bambini di Casal Bertone un inizio scolastico dignitoso e sicuro”. Perché, sottolinea il Comitato, fino a “due giorni dall’inizio delle lezioni c’era una situazione insopportabile e ingiustificabile. Così, come altre volte, ci siamo rimboccati le maniche e abbiamo ripulito uno dei luoghi più importanti del nostro quartiere. Un’assenza delle istituzioni e di Ama che abbiamo segnalato e segnaleremo ancora per riportare a una condizione di normalità il quartiere”.